Yerevan, Armenia e Champions League

La Final Four di UEFA Futsal Champions League si giocherà nella capitale armena di Erevan (la dicitura italiana), così ha deciso la UEFA. Non c’è voluto molto prima che le quattro squadre coinvolte nella fase finale inviassero una lettera all’UEFA protestando per la scelta di Yerevan come sede della kermesse.

Seicento settanta miniere di materiali rari ovviamente sono una ottima ragione per l’organismo che controlla il calcio europeo per disputare una finale praticamente in Asia. Le squadre iberiche e per iberiche intendo la penisola geografica, avrebbero preferito giocarla li. Lisbona era una ottima location, ma si sono scelti i dollari, tanti dollari.

Una montagna di biglietti verdi, così alta da far dimenticare al comitato etico della UEFA che l’Armenia di futsal eliminata dalla corsa al mondiale uzbeko per via delle sue creative pratiche di tesseramento e nazionalizzazione di giocatori, non s’è esibita nell’ultima partita del suo girone con la Finlandia.

La UEFA. L’organo presieduto da Ciferin, l’uomo capace di asserire che l’organizzazione predilige solidarietà e merito, è la stessa che conferma una finale ad una federazione che in aperta protesta per le decisioni della UEFA non si presenta alle partite. Il potere dei dollari, ve l’ho già scritto vero?

Yerevan all’apparenza sembra una scelta irrazionale, almeno dal punto di vista dell’appassionato che vuol assistere all’incontro. Perfino più idiòtico di piazzare una Final Four femminile di Coppa Italia in quel di Genova, dopo aver già sperimentato l’esperienza di Bassano del Grappa.  Nota a margine: per gli analfabeti funzionali che s’ostinano a leggere testi che non comprendono. Idiòtico ha il significato di raro, fine nota a margine.

Perché tutto questo interesse per dove si disputa la Final Four di UEFA Futsal Champions League? Uno dei miei progetti in procinto di partire e che è stato in cantiere per mesi è quello di assistere a più partite dal vivo possibile non importa la disciplina. Figlioccio d’una vecchia idea di girare le finali di futsal di Spagna e Portogallo ma in camper.

Prova generale appena andata in scena. Bus dalla mia città a Ciampino e viceversa, 40 euro. Volo per Londra e ritorno: 30 euro. Biglietto per Chelsea vs Crystal Palace 15 sterline. Birre, cibo e soprattutto il pernottamento i costi maggiori, ma questa è una storia che va raccontata a parte.

Una serata a bordocampo letteralmente dietro la porta, vale tutto la  stanchezza e i 200 euro di budget. Paradossalmente recarsi a Yerevan costa estremamente meno. Volo da e per la capitale dell’Armenia costa 5 euro più del prezzo del bus Pescara – Ciampino di Flixbus. Una volta lì alloggiare una notte al Metropol costa 45 euro per una singola, a notte.

L’Arena Demircian, che gli indigeni chiamano Hamalir che in armeno significa “complesso” è una struttura inaugurata nel 2008 e costata 47 milioni di dollari. Con buona pace anche della Altice Arena, impianto del 1998, fiore all’occhiello di Lisbona, inaugurato nel 1998 in occasione dell’EXPO e progettata dall’architetto Regino Cruz.

Volare fino a Lisbona non è certo un problema di costo, dormire in una struttura del livello del Metropol potrebbe costare una donazione involontaria d’organo interno. Se lo spettacolo in campo è probabilmente assicurato, la presenza dei tifosi delle squadre almeno portoghesi sarebbe stato assicurato lì. Difficilmente ci sarà un esodo in direzione Asia.

Dimenticavo la Coppa Italia di futsal femminile. Sarà sicuramente un successo, di pubblico soprattutto. Grandi ascolti per una disciplina che è sempre in espansione, letteralmente da sempre. Un volo su Genova da Roma costa quei 115 euro. Se non andate a scrocco di qualcuno ecco che potreste avere questo pragmatico dubbio.

Se invece di volare lì, andaste in Armenia. Dov’è c’è in campo il meglio del futsal continentale? Probabilmente Genova l’avete già visitata in occasione del Salone della Nautica. Per vedere se Marassi è davvero brutto da fuori come il carcere vicino ed è come lo definiva Beppe Grillo: “l’unico stadio dove sono tutti non vedenti”, c’è sempre un momento nel futuro.

Qualsiasi sia la vostra scelta, non mi resta che augurarvi buon viaggio.



 

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