Threads

L’arrivo in Europa dell’app di Meta Threads s’è concretizzato solo da poche ore. Ventuno settimane sono trascorse da quando con l’aiuto di qualche sotterfugio Linea Laterale era apparsa anche su quella piattaforma.

Perché? X, il defunto Twitter è stato per anni la piattaforma d’informazione e conversazione tra creatore di contenuti e coloro che li consumano. Molto meno orientata all’intrattenimento rispetto al più vecchio cugino Instagram oppure al giovane concorrente TikTok.

Da quando Elon Musk ha preso le redini di Twitter al costo di 44 milioni di dollari, quella che era una piattaforma che cercava di liberarsi degli estremisti è tornata ad essere popolata dei peggiori individui. Ultimo in ordine di tempo ad essere reintegrato: Alex Jones.

Alex Jones non vi dice nulla? Non è un giocatore di futsal ma una delle figure centrali negli ultimi 10 anni intorno alle peggiori bufale complottiste. La sua teoria più famigerata che ha sostenuto per anni ruota intorno al massacro della scuola elementare di Sandy Hook. Il suo defunto inforwars sosteneva fosse in realtà una messa in scena con attori.

La causa intentata dai genitori delle giovanissime vittime di quel massacro ha di recente condannato Alex Jones ha risarcire le famiglie con 4.1 miliardi di dollari. Un figuro del genere è tra le ragioni della diffusa tossicità di X.

Threads promette un controllo più stringente dei contenuti. Almeno nelle sue premesse. Potrebbe essere anche l’occasione per portare definitivamente la conversazione sul futsal italiano fuori dal recinto dello stabbiolo di Facebook.

La sfida maggiore sarà trovare o meglio interpretare e tradurre un linguaggio che si adatti a conversazioni che devono restare contenute in 500 parole e che hanno la struttura dei vecchi forum, appunto divisi in threads.

Un linguaggio che esca dei vetusti schemi della conversazione calcistica, incancrenita da: “abbiamo giocato bene”, “una partita alla volta”. Che sfugga alla retorica rilanciando le idee originali, le storie invece delle veline sempre uguali a se stesse.

Nonostante l’entusiasmo per un nuovo spazio di conversazione, lo spazio digitale che avvolge il pianeta è cosparso di carcasse di competitor di Twitter. Solo negli ultimi 3 mesi è sparito Peeble, che aveva tra gli sviluppatori due dei fondatori proprio di Twitter.

Chi ricorda Clubhouse? Ora si è tramutata in una app di messaggistica audio nel tentativo di evitare la sua estinzione. Se però davvero X vuol diventare una app sulla scia della cinese wechat allora probabilmente c’è uno spazio nel quale Threads può inserirsi e trovare un certo successo commerciale.

See you on Threads.

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