Un mese di FC24

È passato poco più d’un mese dal lancio di EA FC24, la prima interazione del gioco di calcio più diffuso al mondo dal suo rebranding. Privato del “FIFA”, per il suo uso Gianni Infantino ha preteso 1.5 miliardi di dollari in 10 anni, il titolo non ha subito nessun calo nelle vendite.

Contiene ancora la sua interpretazione del calcio a 5, più street football che vera disciplina ma meglio di nulla. Undici milioni di copie vendute, una in più della passata edizione. Nel primo mese si sono giocate 1,6 miliardi di partite.

Un incremento nelle vendite, uso e diffusione del brand che merita una riflessione. All’apparenza rinunciare al pizzo di 150 milioni l’anno pretesi dalla FIFA poteva sembrare un azzardo. Invece la Electronic Arts non ha sbagliato un colpo. Ha investito prima nella community, quella gigantesca macchina da soldi che riversa non solo tempo nel loro prodotto.


Rendendo chiaro, soprattutto a livello di marketing, che il calcio si struttura intorno ai suoi marchi iconici che sono i club, non le sovrastrutture gestionali come FIFA o UEFA. Ai players interessa l’aspetto di gameplay, cioè come funziona il gioco e poi che ci sia il loro club preferito, quelli appunto ICONICI. Non ha caso la lega più giocata è la Premier League, mentre la partita più giocata è Real Madrid – Barcellona al maschile e Chelsea – Barcellona al femminile.

I dati attuali segnano sicuramente una svolta epocale dal punto di vista del marketing, delle strategie di vendita e della percezione stessa di alcuni brand legati al calcio. Segnalando definitivamente che è il mercato videoludico il vero innovatore e trascinatore del business sportivo mondiale.

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