Nel 2022 un bando ministeriale metteva a disposizione fondi per realizzare un progetto audiovisivo basato sulla tecnologia 5G. Ad aggiudicarselo è stata l’Olimpia Milano, in una partnership con Sky, Fastweb e NVP.
Il progetto che prende forma prevede che nelle partite di Eurolega della prossima stagione, quelle che l’Olimpia Milano disputerà nella sua arena, alla produzione tradizionale dell’evento se ne affiancherà una che sfrutterà la rete 5G e telecamere capaci di riprendere a 360 gradi.
Come accade già in NBA. Sarà possibile assistere a quelle partite come se si fosse al Mediolanum Forum, seduti letteralmente a bordo campo, lungo la linea laterale. Oppure in mezzo al pubblico, usufruendo di riprese inedite grazie alle ISTA 360-Pro 2 sistemate in punti strategici del palazzetto.
L’alta capacità di trasferimento della rete 5G installata ad hoc all’interno della struttura e il servizio di post processing dei dati permette di ottenere una bassa latenza a fronte d’una enorme mole di dati video trasferiti verso l’utente finale.
Immaginate d’indossare un visore VR (Virtual Reality) nel quale vengono inviate, comodamente a domicilio, suoni e immagini della partita, come se foste davvero lì. Voltate liberamente la testa per osservare il pubblico presente al palazzetto, dare una sbirciata a quello che accade in panchina.
Un livello d’accesso, d’immersione all’evento mai raggiunto prima. Allo spettatore 2D, quello che osserva le immagine dall’enorme schermo da 72 pollici di casa, saranno offerte angolazioni uniche che lo catapultano al centro dell’azione.
Nella gara demo, quella che vedeva opposto all’Olimpia Milano, il Bayern di Monaco, l’esperienza immersiva è stata offerta anche su un Oculus Quest. Per quelli digiuni di tecnologia immersiva, quel visore è un modello uscito nel 2018. A settembre di quest’anno sarà lanciato l’Oculus Quest 3, anzi per essere precisi il Meta Quest 3. Costo del nuovo modello? Cinquecento euro, come uno smartphone di fascia media.
Ma non c’è solo il VR nella fruizione dello sport agonistico. Grazie all’edge computing, cioè alla capacità di elaborare solo i dati necessari a realizzare un determinato risultato limitando la capacità del processore al solo soggetto interessato. Più semplicemente, potrete inquadrare un giocatore della partita con il vostro smartphone e ottenere tutte le statistiche in tempo reale, presenti e passate.
L’evoluzione nella produzione degli eventi sportivi non si fermerà. Sarà incentrata su due cardini. La scalabilità, cioè la possibilità di riprodurre questo tipo di ambiente digitale a costi più bassi. Lo sviluppo, la tecnologia di ripresa e riproduzione è in continua evoluzione, lo spettacolo sportivo non può restare ancorato a tecnologie e riti vecchi come il tubo catodico.
La fruizione degli eventi sportivi è costantemente proiettata verso l’alto. Dal HD al 8k, dalle telecamere classiche a quelle 360. A fronte di costi tecnologici che non s’accrescono, anzi subiscono un decremento. Il basket italiano ha compreso che non è la quantità degli eventi a generare interesse ma la sua qualità, la capacità d’offrire allo spettatore quello che non può trovare altrove.