Una lunghissima stagione

La stagione di esports, di Linea Laterale, s’è conclusa nella tarda serata di ieri. Dopo un emozionante playoff e una finale senza storia. Il Firenze di Patrizia Lauria è ancora campione di lega. Alla sua quarta stagione, la lega eSports di futsal continua a tenere unito il suo gruppo storico.

Oltre 40 ore di diretta anche in questa stagione, un gruppo nutrito di allenatori, un ancora più sconfinato insieme di giocatori, riprodotti digitalmente. The League ha ormai una vita propria, tradizioni proprie e anche rivalità.

Ha trovato nel corso degli anni anche i suoi eroi digitali. Pomposelli che con indosso la maglia del Verona digitale, butta fuori dai playoff un lanciatissimo Venezia. Si ripete due anni dopo, in questi quarti di finale. Prima pareggia una partita che sembrava persa, poi nei supplementari segna con il Genova digitale, il gol che spalanca le porte della semifinale ad Alan.

La maledizione di Praticò, se segna lei, negli scontri diretti il Trieste perde ed io ad esclamare: “lo sapevo che dovevo prendere Boutimah. È la giusta punizione”. I gol a grappoli di Taty che trascinano il Bologna fino in finale scudetto. Dove però nulla può contro lo strapotere di Marcon e Pernazza.

The League non è solo un momento di divertimento, è un esperimento sociale, è diventato un gruppo d’appassionati capaci di ritrovarsi in un luogo che è un non-luogo. È diventata una piccola community, di quelle che un po’ si coltivano da sole e un po’ vanno curate.

The League è anche nella sua essenza digitale, la dimostrazione che il futsal esiste nella misura in cui è accomunato al basket dei playground. Non è un prodotto digitale sportivo, non come lo è il Bowling o il Cricket. I passaggi indietro al portiere, il continuo ricorso alle animazioni dei trick, dimostrano non solo che la strada verso la conoscenza di questo sport è lunghissima ma che è anche dannatamente in salita.

Mostrano anche, quanto lontano è il futsal da una reale consapevolezza all’esterno della sua estremamente ristretta cerchia di appassionati. Non è un veicolo pubblicitario, non è per quelli della Electronic Arts, per loro non è nemmeno uno sport, non uno vero almeno.

Noi di The League continuiamo a volergli bene anche così. Con tutti i suoi difetti digitali. I mille sombreri al limite dell’area. Giocatori con 69 di overall capaci di fare 40 gol a stagione e giocatori con 81 fermi a 8 reti.

Ad ogni annuale interazione di “FIFA”, siamo lì a sperare che la modalità Volta riceva il rispetto che dovrebbe meritare. Restiamo delusi. Senza sorprenderci però, un po’ come accade quando fallisce una società di futsal.

Un ringraziamento doveroso a chi questa lega la anima e anche se in fondo alla classifica porta a termine il campionato, tutti tranne il patron del Monza che nelle ultime due giornate s’è dileguato. Malissimo.

Grazie a Mariagrazia, Patrizia. Le donne della lega per prime. A Matilde che ha preso in corsa un Isernia da rottamare. Leonardo e Alessandro. Gianclaudio e Nicola. Quattro del gruppo storico. Marco, il demolitore di squadre, da ex campione a quasi sfiorato l’ultimo posto in classifica.

Alessandro, Andrea e Alan. Quelli della tripla A. C’è chi ha sfiorato i play off, chi ha coltivato il sogno scudetto ma tutti credo si siano divertiti ancora. A cercare di capire come dannazione si muovono quei giocatori fatti di pixel.

I giocatori passano, le squadre spariscono. Sono gli appassionati, i tifosi a non passare mai. Restano al loro posto, innamorati senza ragione di una disciplina che non li tratta come dovrebbe.

Ora attendiamo insieme la demo del nuovo “fifa”, poi l’uscita del titolo e si riparte.
Sperando di riscire anche a giocarle dal vivo, queste partite.
Ancora una volta: grazie a voi, pazzi.

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