Anche al Gelo Crescono i Fiori

Il mio viaggio in Ucraina continua. La tappa questa volta si ferma nel mondodel calcio femminile. Sempre storia di donne, di sport e di tutto quello che s’intreccia in queste storie di vita.

Tetiana Levyska. Di professione centrocampista, attualmente milita nel FC Vorskla. Così scriverebbero quelli bravi con i tabellini e le cronache delle partite. Armato della mia curiosità però sono più interessato alla sua storia, al suo percorso, al sentiero di vita che s’è scelto.

Come molte giovani adolescenti Tetiana rimbalza inquieta tra varie discipline, nessuna di queste le ha mai fatto pensare che sarebbe finita ad indossare gli scarpini da calcio. Non si sarebbe allora permessa di sognare qualcosa che fosse poco più d’un passatempo.

Le storie, quelle belle, quelle che ti fanno continuare a leggere, hanno bisogno però d’un momento in cui l’eroe, cade. Tetiana inizia ad allenarsi con una squadra di calcio e dal quel prato verde non s’allontana più, mai troppo.

Fino a quel maledetto infortunio, quello che le cambia per sempre la vita. Che la costringe ai box per un pò. Un momento di sofferenza ma anche di crescita, come accade spesso quando ci troviamo di fronte ad un ostacolo, uno imprevisto.

Giocare come Toni Kroos, come aspirazione non è affatto male. Uno dei più eleganti ed efficaci centrocampisti al mondo nella sua generazione. Un eroe niente male, che però non torreggia sul suo papà, calciatore nelle serie minori.

L’Ucraina, quella prima della guerra non è troppo diversa da tanti paese d’occidente. Ancora circordata da quelli stereotipi che tengono lontane le ragazzine da uno sport considerato “per maschi”. Tanya di questi rifiuti, di queste battaglie ne ha fatto una ragione di vita, l’hanno spinta a battersi ancora di più.

La sua passione è diventata la sua battaglia, così sono arrivati gli accessi per le donne alle strutture dei club maschili, avviando una spirale positiva di crescita per l’intero movimento. La spinta pioneristica di chi come lei ha iniziato quando c’erano solo pochi campi sembra destinata a consolidarisi.

Tanya non è solo una calciatrice. Sui social è impegnata come modella mentre in palestra è una stimata fitness coach. Continua nei suoi studi e a coltivare i suoi sogni. Anche quando s’è tutto fermato, da quel maledetto 24 Febbraio del 2022. Costretta a trasferirsi all’estero non passa giorno senza che avverta fortissimo il richiamo della sua terra.

Felice di giocare per l’Ucraina vorrebbe poter tornare a giocare in Ucraina. Il campo l’aiuta a lasciarsi per qualche istante tutto alle spalle. Inevitabilmente poi il pensiero viaggia fino ai soldati che al fronte combattono per permetterle di fare ciò che ama.

Tanya considera l’arte è lo sport, gli strumenti più potenti per alleviare le difficoltà di momenti come questi e provare a non perdere sé stessi. Crede fermamente nel ruolo dei giovani ucraini, come ambasciatori culturali d’un Paese che vuol tornare ad essere il granaio d’Europa, libero.

Uno sguardo sempre proiettato al futuro, a quella parità di genere che un giorno dovrebbe permettere di considerare un professionista non per il suo genere ma per la sua abilità, non per il suo aspetto ma per le sue competenze.

Mi saluto con il sorrido della speranza, della voglia di non arrendersi, del rifiuto emotivo per la disperazione. L’incrollabile fede in un futuro radioso per una terra nella quale oggi tutti vedono solo neve e macerie. Lei guardando quello stesse paesaggio che proprio li in mezzo a quella desolazione ci sono fiori pronti a sbocciare in primavera.

La speranza è bella, come quei fiori, forse ancora di più quando sembra esserci solo negli occhi di chi non s’arrende anche quando la disperazione s’è presa tutto. La bellezza non conosce resa, resistere, tenere duro.

Good Luck. Tanya.

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