Concediamo ai grandi calciatori quell’errore in partita che non siamo capaci di perdonare al giocatore meno dotato tecnicamente. Verso alcuni siamo incapaci di riconoscere non solo i meriti sportivi ma anche l’indubbia abilità, l’abnegazione e la dedizione al gioco, l’impegno in gara.
La Nathalia Rozo osservata in campo in questa metà della stagione è quel giocatore capace di ribaltare la partita, il fronte d’attacco, l’azione, l’avversario, i birilli, le bottiglie d’acqua, insomma qualsiasi cosa.
Donna riservata, ai limiti del mutismo selettivo. Tendenza che non dovrebbe influire sull’immagine del giocatore ma probabilmente ne induce una certa narrativa. Nonostante misuri le parole come se ogni respiro dovesse essere ultimo Nathalia ha la “garra” di quelli nati a cavallo del Rio della Plata anche se poi lei è nata decisamente più a nord, nella città resa leggendaria da una squadra in maglia bianca e un certo numero 10 brasiliano.
Forse è l’anima di quelli nati in riva al mare, all’oceano, insomma all’acqua. La danza sull’acqua. Se non v’è mai capitato di ammirare l’artista taiwanese Wen-Chi Su in Moving Towards the Horizon, fatevi un regalo: guardatelo.
Nathalia danza. Nei cambi di direzione improvvisi, nel calciare verso la porta, anche nel lamentarsi con il direttore di gara, nei dribbling agli avversari o nella semplice conduzione del pallone.
Via dal derby porto via le immagini fermate nei miei scatti di quella danza. Più che quella che sembra l’indelebile attitudine delle ragazze in maglia biancoazzurra di non vincere mai, ma proprio mai, uno scontro diretto.
Ecco andrà così, al netto dei presidenti che si rimbalzano: “sei tu il favorito”, “ma no tu sei favoritissimo”, “ma se non vinci è un fallimento”, “devo vincere gli altri”. Sarà ancora una stagione identica a quelle che l’hanno appena preceduta. Piena di “partite decisive” che poi finiscono con una sconfitta, di “daremo il massimo” perché qualcuno va in campo per passeggiare? Di megafoni per ricordare di guardare la partita alla quale s’è presenti invece di seguire quella ben più importante sul proprio smartphone.