Classifica Definitiva dei Migliori Giochi di DOOM: Dal 1993 a Oggi

DOOM È UFFICIALMENTE TORNATO E HA RIPRESO IL SUO RUOLO DI PILASTRO DEL MONDO DEI VIDEOGIOCHI. È QUINDI IL MOMENTO DI STABILIRE UNA CLASSIFICA…

Il franchise di Doom è da tempo una serie di grande influenza, che continua a ridefinire la nostra idea di come dovrebbe essere uno sparatutto in prima persona. Il gioco originale del 1993, con il suo carismatico Slayer, ha stabilito un punto di riferimento per gli sparatutto in 3D, mentre le versioni moderne di Doom continuano a spingere al limite grafica e prestazioni su console e PC.

QUALI SONO I MIGLIORI DOOM? —

Per molti, i giochi di Doom sono un banco di prova per testare le ultime tecnologie di visualizzazione, ma sono anche sparatutto solidi e incredibilmente divertenti. “Rip and tear!” è il motto non ufficiale della saga, e alcuni capitoli trasmettono questa sensazione meglio di altri.

Lo sviluppatore id Software ha recentemente svelato il primo sguardo esteso a Doom: The Dark Ages, che porta lo Slayer in un’epoca medievale. Prima di immergerci in questa nuova avventura, però, è il momento di fare un passo indietro e ripercorrere la storia della serie.

Ecco tutti i capitoli di Doom, classificati dal peggiore al migliore.

MIGHTY DOOM

Doom è, prima di tutto, uno sparatutto in prima persona. Cambiare la prospettiva della telecamera altera completamente l’esperienza, ed è proprio ciò che fa Mighty Doom con la sua visuale dall’alto. Forse aiuta id Software a vendere più peluche dello Slayer, ma non è certo ciò che John Carmack e John Romero avevano in mente per il loro eroe brutale. Il senso di terrore e machismo viene meno, e questo danneggia il franchise. Mighty Doom è un buon gioco per dispositivi mobile, ma la monetizzazione aggressiva tipica dei giochi per smartphone e il cambio di prospettiva lo rendono un’esperienza lontana dallo spirito originale.

FINAL DOOM

Final Doom è stato un quasi-sequel di Doom II, ma non ha aggiunto abbastanza elementi nuovi per giustificare la sua esistenza. Nonostante i 32 nuovi livelli e i nuovi episodi, sembrava più un’espansione che un vero e proprio sequel. Nessun nuovo mostro, nessuna nuova arma, solo altri labirinti da esplorare. È semplicemente un altro Doom, senza particolari innovazioni.

DOOM 64

Doom 64 è, come Final Doom, un quasi-sequel/spinoff del primo capitolo. Ha alcuni punti di forza, come colori migliorati, livelli più curati e nuovi effetti sonori. Tuttavia, il gioco rimane sostanzialmente lo stesso. Fortunatamente, il tono inquietante e l’illuminazione tetra lo distinguono dagli altri capitoli.

DOOM (1993)

Chi può dimenticare il primo Doom? È il gioco che ha dato vita a un genere completamente nuovo di sparatutto e che tutti ricordiamo con nostalgia. Purtroppo, il gioco non regge più così bene se rigiocato oggi. Quella che sembrava una meccanica di movimento innovativa in 3D è ostacolata da un level design ripetitivo e confuso, con labirinti monotoni. Non è veloce come i suoi successori, ma è difficile criticarlo troppo. Doom (1993) è uno sparatutto sanguinoso e meraviglioso che si è guadagnato un posto nella storia. Semplicemente, oggi non è più così coinvolgente.

DOOM II: HELL ON EARTH

Due parole: super shotgun. Doom II è un sequel molto migliorato rispetto all’originale, che risponde a quasi tutte le critiche mosse al primo capitolo con un design dei combattimenti più raffinato. Le sparatorie sono più intense, i livelli sono più ampi e non lineari, e ci sono nuovi nemici da affrontare. È ancora Doom, ma migliore. È tutto ciò che ci si aspetta da un sequel, e lo fa bene.

DOOM 3 (2004)

Trasformare Doom in un gioco horror è stata una mossa coraggiosa, e per la maggior parte funziona. Doom 3 è come prendere lo Slayer e catapultarlo in un film di Alien. Apprezziamo l’audacia di offrire un nuovo tono, anche se l’efficacia delle meccaniche e dell’atmosfera può variare a seconda dei gusti. Doom è una fantasia di potere macho e heavy metal, e Doom 3 non sembra valorizzare appieno questa essenza. Il level design industriale e claustrofobico, inoltre, non è ciò che associamo a Doom dopo il reboot del 2016.

DOOM ETERNAL

Doom Eternal è il fratello maggiore più veloce, cattivo e agile di Doom (2016). È tutto ciò che era il reboot, ma amplificato. Questo non è sempre un bene. Molti fan non hanno apprezzato la maggiore attenzione al platforming, che sminuisce la natura più solida e radicata dei movimenti dello Slayer. Tuttavia, Doom Eternal offre livelli più ampi e un’azione frenetica, ed è sempre un’esperienza emozionante (e terrificante) quando ci si trova a combattere contro il Doom Hunter.

DOOM (2016)

Il reboot di Doom del 2016 è uno dei più grandi giochi dell’era moderna. È un vero e proprio reboot, che cambia la storia e il tono del franchise senza perdere la sua essenza. La meccanica delle “uccisioni gloriose” è diventata un punto fermo iconico della serie, ed è difficile immaginare come abbiamo fatto a farne a meno per tutti questi anni. Doom (2016) è uno degli FPS più veloci a cui si possa giocare. Per citare Rorschach di Watchmen: “Non sono io che sono rinchiuso qui con te, sei tu che sei rinchiuso qui con me”. Ecco come ci si sente a vestire i panni dello Slayer in questo gioco. E, naturalmente, la colonna sonora adrenalinica di Mick Gordon eleva ogni livello a vette ineguagliabili.

MENZIONE D’ONORE: DOOM VFR

Tecnicamente, Doom VFR non è un gioco completo, ma un’espansione in realtà virtuale del reboot del 2016. Fa un ottimo lavoro nel trasportare il giocatore direttamente negli stivali dello Slayer. Essere nei suoi panni dà una sensazione magnifica e cambia completamente l’esperienza. Con una configurazione VR adeguata, vi sentirete davvero come se steste sfrecciando tra i demoni dell’inferno. Potrebbe volerci un po’ di tempo per abituarsi ai controlli, ma una volta fatto, sarà difficile tornare ai normali sparatutto.

TOP CAPITOLI DI DOOM —

Ecco la classifica dei migliori capitoli di Doom:

  1. Doom (2016)
  2. Doom Eternal
  3. Doom 3 (2004)
  4. Doom II: Hell on Earth
  5. Doom (1993)
  6. Doom 64
  7. Final Doom
  8. Mighty Doom

Speriamo che questa classifica vi sia utile per capire da dove iniziare e come affrontare i vari episodi della saga. E se siete già veterani del franchise, siete d’accordo con la nostra disposizione?

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