Roller Champions

Il mondo del gaming digitale è da sempre legato allo sport.
Inutile, spero, citarvi il leggendario “fifa”, seguito da “madden” o da “nba2k”. Acronimi diventati iconici anche al di fuori dello stretto ambito videoludico.

Sono diventati spesso, passatempo preferito anche degli atleti professionisti. Assurti poi grazie alla loro popolarità a veri e propri “sport”, appunto “esports”.

Per questo negli anni, le software house hanno provato ad esplorare nuovi mercati. Non è che ci siano lì fuori poi troppi sport, abbastanza diffusi da possedere un reale bacino d’acquirenti.

Bowling, Handball, Rugby, Cricket, perfino Football Australiano e Rodeo hanno un titolo. La Ubisoft s’è trovata quindi costretta ad esplorare nuovi confini.

No, non ha deciso di investire in un videogame sul futsal. Ha pensato invece di farlo nel Roller Derby. Disciplina sportiva realmente praticata, si anche in Italia. Sport che deve la sua notorietà a una pellicola del 1975, Rollerball. Protagonista di questo distopico sport del futuro, James Caan.

Film che ha avuto anche un sequel, pessimo. Così brutto da essere bastonato su Rotten Tomatoes come nemmeno un cucciolo di foca. I sequel sono sempre una pessima idea.

Roller Champion è titolo free to play, disponibile su tutte le piattaforme di gaming attualmente sul mercato. Tranne ovviamente la vostra caffettiera, perché insomma la moka serve ad altro.

Reboot di un titolo uscito per il Commodore 64, in un lontano 1985 con un titolo che contava proprio di arrivare anche alla fan base del film. All’epoca fu un successo, nonostate la distribuzione avvenisse attraverso le edicole.

Roller Champion non ha il vibe, violento del film o del gioco originale, resta però un ottimo filler. Disponibile su Switch, provatelo. Perché nomino la console di casa Nintendo? Lì fuori è pieno di insospettabili videogiocatori, anche accaniti. Nei pulmini in trasferta, nelle camere d’albergo in attesa del giorno della gara, giocate tutti.

Insomma poi è gratis. Mi sono cimentato, ho scoperto di essere capace di giocarci esattamente come sono bravo a fare le meringhe e sono tornato quindi a giocare con titoli competitivi nei quali non sembro un sedia messa lì, a far da portiere o un portiere a fare da sedia.

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