Nel Gran Premio di Las Vegas, due momenti chiave hanno definito la gara: Max Verstappen ha conquistato il suo quarto titolo mondiale di Formula 1, mentre George Russell ha dominato con una vittoria autorevole dalla pole. Tuttavia, il racconto della gara ha preso una piega diversa durante l’incertezza iniziale sulla strategia: una o due soste, un aspetto che ha avuto un ruolo cruciale nelle difficoltà della Ferrari e nel dominio della Mercedes.
Il controllo della Mercedes
Russell ha approfittato dei problemi iniziali della Ferrari con le gomme per costruire un vantaggio, mentre Lewis Hamilton è risalito dalla decima posizione, assicurando una doppietta per la Mercedes. L’aggressività iniziale della Ferrari, in particolare di Charles Leclerc e Carlos Sainz, ha accelerato il degrado delle gomme su tutta la griglia. Questo ha portato a soste anticipate che hanno messo in evidenza la gestione superiore degli pneumatici da parte della Mercedes. La capacità di Russell di gestire le gomme si è rivelata decisiva.
La gara tattica di Verstappen
La Red Bull di Verstappen ha sofferto a causa di un’ala posteriore inadatta, impedendogli di sfidare le Mercedes o di resistere agli attacchi della Ferrari nella seconda parte della gara. Verstappen si è concentrato sul mantenere il vantaggio su Lando Norris della McLaren, il cui ritmo è stato deludente per tutto il weekend.
Cambiamenti strategici
Il ritmo iniziale della Ferrari ha evidenziato gravi problemi nella gestione delle gomme. Leclerc e Sainz hanno dovuto affrontare un degrado già nelle prime fasi, portando a discussioni interne sull’opportunità di anticipare le soste. I ritardi nelle decisioni hanno fatto perdere loro posizioni in pista, permettendo a Verstappen e Hamilton di approfittarne. La scelta della Mercedes di passare alle gomme dure prima degli altri si è dimostrata vincente, grazie a un assetto che garantiva sia velocità che durata.
Il vantaggio tecnico della Mercedes
Sulla superficie liscia e a bassa aderenza di Las Vegas, la Mercedes ha brillato. La capacità di scaldare rapidamente le gomme è stata determinante per la pole di Russell e per il ritmo gara. Al contrario, il setup a bassa resistenza della Ferrari e l’ala posteriore compromessa della Red Bull non hanno potuto competere con il bilanciamento della Mercedes. Questo ha portato a una prestazione dominante, con Russell e Hamilton costantemente più veloci sugli stint.
Il risultato
Russell ha conquistato la vittoria, mentre Hamilton si è avvicinato nel finale prima che le sue gomme si degradassero. Verstappen, con una gara conservativa, ha assicurato il suo titolo, mentre la Ferrari ha ottenuto il massimo possibile con il terzo e il quarto posto. La McLaren, penalizzata dalle condizioni, è rimasta indietro con il sesto e settimo posto. Il GP di Las Vegas ha messo in evidenza l’adattabilità della Mercedes e come le condizioni specifiche della pista possano influire sull’ordine competitivo.