Si ritira anche il Terzigno

Serie B Maschile. Calcio a 5, Italia.

Ultimo gradino dei campionati nazionali maschili. Si ritira ancora una squadra. Sarebbe curioso calcolare quante squadre s’iscrivono e quante in realtà poi arrivano alla fine dell’annata sportiva. Facile sbandierare i numeri ad inizio stagione: iscritte millemilia squadre. Quest’anno è stato complicato per le istituzioni perfino fare questo.

Perché c’interessa la vicenda sportiva di una squadra della B maschile. Perché è emblematica di quello che è davvero il movimento del calcio a 5 rispetto all’immagine che se ne vuole dare al di fuori. La difficoltà di reggere i costi anche marginali di una squadra sportiva si palesa a tutti i livelli. Il mecenatismo puro, perché di questo si tratta, non ha nessuna possibilità di successo.

Nel calcio la LND è un viatico necessario per approdare tra i professionisti dove almeno sulla carta le possibilità di generare ricavi o almeno pareggi di bilancio si palesano. Tra i dilettanti? Nessuna possibilità. La questua di sponsor che poi spesso per tornaconto fiscali si prestano a versare denari nello sport dilettantistico non offre nessuna possibilità di crescita.

Finiscono i benefattori, finisce il circo. Anche se poi i clown quelli transitano spesso sotto un tendone diverso e ripetono lo stesso numero, identico da anni. Quelli che questo sport è sempre sul punto d’esplodere ma credo che la deflagrazione potrebbe non essere quella attesa.

Vi lascio con un quesito. Cosa potrebbe accadere a questo “calcetto a cinque denoaltri” se la LND approvasse il blocco dei ripescaggi. Se vincolasse questa possibilità a norme estremamente stringenti di fatto impendendolo. Si continuerebbe ad agire in deroga ai regolamenti come per i campi da gioco?

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