Lo Sport ha bisogno di TikTok

Il coinvolgimento dei fan è al centro di ogni attività del mondo dello sport, meno in quello del futsal. In questa disciplina minore, l’attività di fan engagement, non solo non viene progettata ma è inesistente. Si tende a confonderla con con l’attenzione che gli spettatori, rivolgono all’evento o ai protagonisti.

I fan sono disposti ad investire del denaro, costantemente nella loro passione. Sono clienti. Per continuare quindi a tenerli coinvolti in attività che sfociano nella conversione in avventori, si rende necessario progettare attività di fan engagement.

Social network che rivestono un’importanza fondamentale, a seconda anche di come vengono utilizzati dagli utenti e dei periodi di ascesa che li contraddistinguono.
Si è passati dall’ascesa di Facebook, Twitter ed Instagram a quella di YouTube, fino ad arrivare al social del momento: TikTok.

Sports Pro Media, durante il suo evento live The Oval, ha voluto analizzare come si sta muovendo il mondo dello sport all’interno del social cinese. Attraverso le testimonianze dei diretti interessati. L’amministratore delegato Sei Nazioni di rugby Ben More ha affermato che utilizzare questa tecnologia è tato fondamentale, per coinvolgere un nuovo pubblico: “Devi andare dove c’è un pubblico più giovane piuttosto che sperare che vengano da te”.

TikTok è un canale digitale sempre più importante per tutte le organizzazioni sportive che desiderano ampliare la propria visibilità. arrivando facilmente ai diretti interessati grazie a contenuti accattivanti e divertenti.

Il social è anche il primo strumento per intercettare la Generazione Z, proprio per questo lo sport non può permettersi di ignorare un canale che attrae una fascia di pubblico che potrebbe rappresentare il futuro e che non interagisce con altri social e altre piattaforme, come la TV.

Secondo la guida annuale TikTok Benchmarks & Strategy di Conviva, la sports industry è ora il segmento in più rapida crescita sulla piattaforma.
Il profilo di TikTok della Champions League è un modello di rifimento. Sulla piattaforma, il Paris Saint-Germain vanta l’account sportivo più seguito con 25,2 milioni di follower

Mentre la WWE ha superato la National Basketball Association (NBA) come lega sportiva più seguita, segno dell’importanza di arrivare alle nuove generazioni, sempre attratte in questa fascia di età dalla spettacolarizzazione offerta dal wrestling americano.

LaLiga ha anche trasmesso in streaming un’intera partita su TikTok.
La trasmissione della gara Real Sociedad vs Betis in formato 9:16 ha generato un pubblico di 733 mila spettatori totali e 1,2 milioni di “like”. Al contrario, la trasmissione sul canale televisivo in chiaro (FTA) di GOL ha prodotto un’audience media di 678 mila spettatori.

Se i grandi sport, le discipline già conosciute al grande pubblico ne cercano di nuovo, perché il futsal s’ostina a parlarsi addosso? Ad usare vecchi formati, un linguaggio stantio perché s’è formato in una realtà che non esiste più.

Certo rinnovare il linguaggio, si tramuta nella necessità di adottare nuovi strumenti. Disancorarsi dalla retorica, del “dicono di noi” che poi è “li paghiamo per dirlo”. Parlare finalmente agli appassionati, con la consapevolezza che sono appassionati, da più tempo, d’altro.

Non è il “Best Sport on Earth”, questo futsal. Spesso poi è anche raccontato con la sciatteria di chi sembra impegnato, nel mentre, a fare altro. Confondendo le meccaniche delle stories di IG con quelle dei Reels. Ignorando che ci siano gli spaces di Twitter, gli #shorts su Youtube.

Non esistono nemmeno i tifosi del futsal, perché basta guardare quei pochi sugli spalti alle prese con il proprio smartphone mentre armeggiano tentando di guardare DAZN e la partita di Serie A. Proprio quando c’è una partita che si disputa sul campo.

Possibile ignorare tutto quello che non comprendiamo, che costa tempo in studio, investimenti in innovazione. A patto d’accettare d’essere ignorati di rimando dal tutto quel pubblico che crescerà seguendo NBA e Sei Nazioni.

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