A Tashkent, l’Ucraina si prepara a disputare la finale per il terzo posto, puntando a conquistare uno storico podio nel Mondiale di Futsal, un traguardo mai raggiunto prima nella sua storia. Di fronte, la Francia, una squadra che nei prossimi anni lotterà con le più forti al mondo per vincere titoli, grazie agli incredibili progressi compiuti in breve tempo. Per i ragazzi di Kosenko, questa è l’ultima partita del torneo e vogliono concludere con un sorriso e una medaglia di bronzo al collo.
Dopo cinquanta secondi, è la Francia a farsi vedere per prima con Guirio che calcia dalla sinistra, ma Sukhov si fa trovare pronto sul suo palo. Mouhoudine tenta sugli sviluppi di un fallo laterale, ma il pallone viene respinto dal portiere ucraino. La prima occasione per l’Ucraina arriva dai piedi di Mykytiuk sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con la palla che termina di poco a lato. Su un contropiede, Semenchenko ha una buona occasione, ma Garros si fa trovare pronto.
La Francia torna in avanti con Mouhoudine, ma Sukhov devia in angolo. I ritmi non sono eccessivamente alti e sul campo regna un certo equilibrio.
A metà del primo tempo, è l’Ucraina a sbloccare il risultato: Korsun elude l’uscita del portiere e fa cadere a terra un difensore, servendo Cherniavskyi, che trova lo spiraglio giusto, nonostante la presenza di due difensori avversari sulla linea di porta.
La Francia risponde con un uno-due tra Menendez e Guirio, ma quest’ultimo calcia addosso a Sukhov, che salva la porta ucraina. Con un lancio lungo, Zukhov trova Zhuk sulla sinistra, il cui tiro colpisce l’esterno della rete, mettendo Garros in difficoltà. L’Ucraina ha una doppia occasione clamorosa: Abakshin supera il suo marcatore e colpisce il palo, ma sulla ribattuta non riesce a indirizzare il pallone in rete.
Poco dopo, è Korsun ad avere una buona opportunità, ma Garros chiude lo specchio in uscita. Per la Francia, Guirio si rende pericoloso con un’azione personale, ma il suo tiro non sorprende Sukhov. Semenchenko prova al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il pallone sfiora la traversa. Dopo numerosi tentativi non concretizzati da entrambe le squadre, il primo tempo si chiude.
Nella ripresa, la Francia cerca subito di spingere con Saadaoui, che sfiora il palo alla destra di Sukhov. Poco dopo arriva il raddoppio per l’Ucraina: Semenchenko alza il pallone in mezzo prima dell’uscita di Garros, e Zvarych, di testa a porta vuota, non sbaglia. Mouhoudine prova a riaprire il match sugli sviluppi di un angolo, ma il pallone sfiora nuovamente il palo. Il gol che accorcia le distanze arriva poco dopo: Guirio avanza sulla sinistra e serve Saadaoui, che da pochi passi batte Zukhov.
La Francia sfiora immediatamente il pareggio con Guirio, ma il tiro non centra lo specchio della porta. La partita si accende e la tensione sale, con il punteggio ancora in bilico. Garros si supera prima su Zvarych e poi su Korsun in due occasioni consecutive. Il doppio vantaggio ucraino, però, non tarda ad arrivare: Zhuk protegge palla, si gira e batte il portiere francese. Poco dopo, Zhuk sigla la sua doppietta personale sugli sviluppi di un fallo laterale, portando l’Ucraina sul triplo vantaggio.
A dodici minuti dalla fine, la Francia tenta la carta del portiere di movimento per riaprire la partita. Abakshin sfrutta una respinta di Sukhov per calciare verso la porta e segna il gol che sembra chiudere definitivamente i giochi. Neanche il tempo di riorganizzarsi che lo stesso Abakshin trova la sua doppietta personale a porta vuota, con l’Ucraina che allunga ulteriormente.
La Francia ci prova più per orgoglio che per reale convinzione, ma le occasioni non vengono sfruttate. L’Ucraina continua a segnare e Abakshin realizza la sua tripletta, mentre la Francia abbandona il power play, consapevole che la partita è ormai compromessa. Cherniavskyi tenta di arrotondare il punteggio, ma Garros chiude la porta.
Menendez prova a sorprendere Savenko, che ha preso il posto di Zukhov, con un tiro rapido da distanza ravvicinata, ma il portiere ucraino è attento. Anche Savenko prova a segnare dalla distanza, ma Garros respinge in fallo laterale.
Il tempo scorre e la panchina ucraina comincia a festeggiare. Al suono della sirena, i giocatori entrano in campo per abbracciarsi e celebrare questo storico risultato.
Un terzo posto che vale moltissimo per i ragazzi di Kosenko, un riconoscimento per il grande percorso che li ha portati fino a qui, conquistando un bronzo che entrerà nella storia, sia per loro che per il loro popolo, soprattutto dopo la cocente delusione della semifinale persa per un soffio, ma con la gioia di salire sul podio con due superpotenze come Brasile e Argentina. Ora è tempo di festeggiare, prima di cominciare tra qualche mese la fase di qualificazione per gli Europei del 2026, che si disputeranno in Lettonia e Lituania, con l’obiettivo di fare bene anche in questo torneo. Complimenti a voi!