Bloody Monday – Vecchie abitudini

Il campionato di futsal femminile di Serie A è solo alla seconda giornata. Non è certo un campione statistico rilevante di partite ma con solo 13 squadre, c’è solo un pugno di giornate di campionato a disposizione. Il classico lunedì post gare nel calcio a 5 è costellato di racconti nei quali chi ha perso non ha davvero perso e chi ha vinto ha ottenuto un successo trionfale.

Bloody Monday sarà lo spazio di Linea Laterale che al Lunedì proverà a raccontare la giornata di campionato della Serie A, maschile e femminile, come se il calcio a 5 fosse uno sport professionistico, quello nel quale dopo 4 partite, con 3 pareggi e una sconfitta l’allenatore viene esonerato. De Rossi, l’ultimo fulgido esempio.

Un campionato nel quale pareggi 3 partite di fila sei in discussione. Anche se hai portato il Bologna in Champions League. Oppure quello nel quale se ti bevi un bibitone in disparte mentre la tua squadra è in “cooling break” sei la rovina dello spogliatoio. Con meno rudezza perché i protagonisti del calcio a 5 non guadagnano abbastanza per essere emuli di Giordano Bruno. Questa però non è nemmeno l’isola felice che pretende di essere.

Se cercate elogi, occasioni d’onanismo egotistico, potete smettere di leggere qui, davvero. Non dite che non vi ho avvisato.

Nuovo nome, vecchie abitudini. Il Pescara che esce con zero punti dalla trasferta in Veneto ricorda tanto quello della passata stagione e molto poco quello di solo sette giorni fa. Se c’è qualcuno che ipotizzava una corsa a due per lo scudetto femminile in questo momento potrebbe dover rivedere le sue previsioni.

Quando a dicembre il presidente Intini regalerà Vanin alla sua squadra per la “schempions” e per il resto della stagione,  quella che ora può sembrare una corsa a due diverrà una solitaria passeggiata in montagna. Di quelle che Ambrosini ha rifilato a Ibra. Al netto del giovane portiere schierato tra i pali, Mister Marzuoli dovrà semplicemente chiedere alle sue di fare un gol più delle avversarie, impresa decisamente non di particolare difficoltà.

Francavilla solido, fa il suo. Approfitta della fragilità di un Verona anche quest’anno destinato a lottare per non trovarsi impantanato nella parte bassa della classifica. Le abruzzesi di sponda teatina dilagano e fanno ruotare anche le ragazze solitamente incollate in panchina. Gioca anche il secondo portiere del Francavilla. Nel calcio a 5 è il segnale di manifesta superiorità.

Strappa un punto alla Lazio, un Molfetta che dopo la diaspora estiva sembrava essere destinato a un campionato d’estrema retroguardia. Questo punto in ottica “non arrivare ultimo” è decisamente preziosissimo. Così come lo sono i 3 punti del Foligno in terra sarda nel primo vero scontro salvezza. Il Cagliari annaspa al cospetto della categoria superiore.

Chi invece ha messo in cascina sei punti, con un piglio da combattente vero è la Kick Off. Le condizioni emotive e ambientali non solo le migliori eppure in due partite le all blacks somigliano più alla Nuova Zelanda che all’Italia di rugby. Dopo la trasferta da vere corsare in Basilicata, difendono l’imbattibilità interna contro il ben più attrezzato Falconara. Facile difendere qualcosa almeno la prima volta.  Nelle ultime stagioni però dopo la pausa di dicembre la squadra di San Donato Milanese torna in campo è sembra solo la lontana parente di quella vista in precedenza. Quest’anno attendiamo la befana prima di cantarne le lodi.

CMB corsaro in Calabria. Tre gol a quella che solo sulla carta è una avversaria nella lotta per non retrocedere. La squadra di Mister Neri, quella dal nome più lungo della Serie A, non è costruita per fare un campionato di retroguardia ma per una stagione tranquilla d’assestamento nella massima divisione. Attendo d’osservare Schinaider dal vivo per capire se è davvero così imponente come appare dal video.

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