Nuova Stagione, Stesso finale

Ed eccomi qui, pronta per l’inizio della nuova stagione del futsal femminile con la Supercoppa. Mi ritrovo ancora una volta al PalaFlorio, teatro della finale scudetto della scorsa stagione. Prima di partire, mi sono immerso negli eventi del motorsport. Seguendo Formula 1, Moto GP e SBK.

Arrivo, parcheggio. Il posto ormai lo conosco, ero qui solo pochi mesi fa. La gente inizia ad affluire, ma a differenza di allora, solo la tribuna di fronte a me si riempie di spettatori. Le squadre entrano per il riscaldamento e rivedo Nicoletta. L’ho abbracciata per darle vicinanza il suo momento familiare delicato. Facendole i migliori auguri perché tutto vada per il meglio.

Ed ecco che le squadre entrano in campo. Le neroverdi fatta eccezione per il secondo portiere hanno confermato la rosa della passata stagione. Jozi e compagne entrano sul terreno di gioco. Stringono e mostralo la maglia numero 22, una dimostrazione d’affetto quello è il numero di Nicoletta (Mansueto ndr).

Le abruzzesi, invece, hanno dato una scossa alla loro rosa. Le acquisizioni dal mercato, subito in campo. In attesa del fischio d’inizio viene mostrata a tutto il palazzetto la maglia della Kick Off in ricordo del presidente Lorenzin, scomparso da poco. Una iniziativa del nuovo presidente della Divisione, Stefano Castiglia. Poi è il momento del minuto di silenzio per ricordare un’icona del calcio italiano, Totò Schillaci, che ha fatto sognare il Paese nel Mondiale del 1990.

Al fischio d’inizio i tifosi pugliesi si fanno sentire. Tuttavia, le abruzzesi mostrano subito la loro pericolosità. Ad ogni occasione sfumata, sugli spalti si tira un sospiro di sollievo. Le due squadre creano potenziali occasioni da gol, ma sono le giallorosse a cercare con più insistenza di impensierire Jozi. In una partita secca, non sono permesse leggerezze. Quando poi s’affronta una squadra come quella di mister Marzuoli, si rischia di pagare un prezzo altissimo ad ogni errore.

Il pubblico di casa, la squadra del presidente Intini, gioca ad una manciata di chilometri da qui, assiste pronto con l’urlo per il gol, strozzato in gola. Il ritmo del gioco è intermittente, alternando manovre compassate a improvvise ripartenze, ma l’equilibrio persiste. Si dice che la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo, e così accade per il Tikitaka. Nella stessa azione Alessia Guidotti colpisce il palo e Adrieli la traversa. In risposta, Tampa accorcia le distanze.

Forse ci voleva proprio un gol per accendere la partita, e quello di Sara potrebbe essere la scintilla: il PalaFlorio si ammutolisce, mentre i pochi tifosi abruzzesi si fanno sentire. Le neroverdi iniziano forse a sentirsi appagate? I tifosi pugliesi continuano a incitare la propria squadra, cercando di trascinarle verso la vittoria. Il primo tempo finisce così, ma il secondo promette di riservare sorprese.

Si riparte, e la tensione è palpabile per entrambe le squadre. La partita diventa anche abbastanza ruvida negli scontri sul campo. Il gol di Tampa ha liberato il boato del pubblico e ora sembra che dagli spalti si trasmetta una sorta di forte energia. Quella che forse era mancata nel primo tempo.

L’inerzia è cambiata: sono le neroverdi a spingersi in avanti, mentre le abruzzesi faticano a reagire. Ecco l’episodio chiave: Lucileia, abituata a calciare rigori pesanti, non tradisce le aspettative e il pubblico esulta. La partita è tornata sui binari a cui loro sono più abituati. L’incontro sembra ormai indirizzato. Lo conferma Alessia Grieco con un gol che fa esplodere di nuovo i tifosi.

Il Tikitaka chiama timeout per prepararsi alla strategia del portiere di movimento e tentare il tutto per tutto. Ma quando la direzione della partita è ormai segnata, una delle opzioni è quella di rischiare tutto, accettando di poter commettere errori fatali. Renata approfitta proprio d’un errore macroscopico delle avversarie. Probabilmente mettendo fine alle speranze di rimonta delle giallorosse.

Sara Boutimah cerca ancora di dare una scossa alla sua squadra con quello che potrei definire un gol della speranza. Mostra ancora una volta quel desiderio di non volersi arrendere. Quel gol sembra intaccare le certezze delle neroverdi e del loro pubblico, come se questa partita potesse potrarsi oltre i quaranta minuti.

Gli ultimi secondi sono pieni di suspense, ma al suono della sirena le neroverdi esplodono di gioia, mentre le giallorosse rivivono la stessa scena delle ultime tre finali: una sconfitta amara, difficile da accettare.

Scendo in campo per le rituali foto di premiazione e saluto diverse giocatrici che conosco, alcune delle quali hanno militato nelle squadre con cui ho collaborato. Ana, felice per il premio di MVP, lascia trasparire anche lacrime per una coppa solo sfiorata, così come Sara, fermate ai margini una grande impresa. Eva è più contenuta, ma comunque delusa. Renata, invece, scherza su chi ho tifato, ma io sono imparziale non ci sono “mie” squadra in campo in fondo.

Così inizia la stagione, con mister Marzuoli che si conferma Supercampione per la seconda volta di fila, lanciando un messaggio chiaro: anche quest’anno vogliono vincere in Italia. E per me, è ora di mangiare: la fame è fame. Buona stagione a tutti!

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