Nel consueto stile decisamente professionale, ma mantenendo l’ironia che li ha contraddistinti negli anni, approda sui social la prima maglia per la nuova stagione della compagine torinese del L84. Bella, questo è stato il primo aggettivo che c’è venuto in mente, guardandola.
Un deciso salto di qualità nel concept della maglia, rispetto alla stagione precedente. Mantiene i colori sociali e li abbina al profilo della città di Torino. Quando si ha uno skyline così riconoscibile sembra quasi un dovere rivendicarne l’appartenenza, un chiaro simbolo territoriale che non può e infatti non viene ignorato.
Il disegno è frutto d’un gesto d’amore tra lo stile tribale e quello della pixel art. occupa l’intera parte frontale, con un effetto di negativo. Skyline verde su nero, nero su verde. Sponsor tecnico Robe di Kappa. Forse a voler trovare un difetto, posizionato troppo in alto vicino al colletto. Niente main sponsor sulla maglia, menzione speciale per questa divisa da gioco. Un omaggio alle maglie da calcio d’un tempo, molto remoto.
Dalla porta opposta c’è il logo della squadra. Sul quale abbiamo scelto di chiedere l’intervento da casa. Da casa L84. Abbiamo così scoperto che quella L di Loser, decisamente anglosassone è una scelta ironica, un logo che al momento un tributo a quel passato nemmeno troppo lontano che ha visto la società partire dal gradino più basso della categoria.
L’ironia crediamo sia fondamentale applicarla in un ambito come quello del futsal italico, decisamente di nicchia. La capacità di ridere di se stessi è una fondamentale abilità sociale. Nel tempo quella L di loser è diventata un simbolo, d’appartenenza, un modo per farsi riconoscere.
In attesa che siano rese pubbliche le altre divise, questa è una di quelle da mettere nella lista delle “collezionabili”, un segno d’appartenenza che in tanti in città rivendicano proprio tra le squadre professionistiche di calcio e poi nei fatti eludono.