C’è sempre qualcosa d’interessante da imparare. Anche quando la si odia profondamente.
Uno dei luoghi comuni, delle parole abusate nella narrativa sportiva consiste nell’abitudine semplicistica con il quale si definisce l’atleta: “forte”.
Forte è l’aceto, si dice dalle mia parti.
Forte è un aggettivo, qualificativo.
Dalla Treccani:
fòrte: 1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio volere.
Dal Devoto Oli:
Vi piacerebbe, vero? Quel vocabolario lo dovete comprare, fisicamente.
Difficile che con questo aggettivo si possa rappresentare un atleta, un giocatore, un agonista.
L’imperfezione di questo aggettivo m’ha condotto fino alla classifica marcatori della Serie A Femminile.
In testa alla classifica c’è Debora Vanin. Occupa il secondo posto, Renata Adamatti. [Nota a margine: nella classifica che prende in esame lo stesso numero di partite, giocate da entrambe]
Una delle più imperfette metriche di valutazione di un attaccante è la media gol. Oppure il computo totale delle reti realizzate. Perché come vi potrebbero raccontare e spiegare i ragazzi di Playerank, è xG tutto quello che conta.
Aleggia sempre in questo genere di analisi, lo spettro di Darko Pancev. Il “ramarro” è l’esempio classico di giocatore che segnava caterve di gol nella Stella Rossa di Belgrado e poi non la metteva dentro nemmeno con le mani nell’Internazionale. All’altra estremità c’è Gonzalo El Pipita (Nasone) Higuain, uno che segnava caterve di gol anche quando era oscenamente in sovrappeso.
Difficile poter calcolare, xG, nel futsal femminile italiano. Non c’è alcuna azienda specializzata nella rilevazione dei dati statistici che segua la Serie A femminile. Tuttavia, senza ricorre a metodi empirici, possiamo esaminare alcuni dati, facilmente ricavabili dai numeri a disposizione. Nel tentativo di valutare l’efficacia offensiva di queste due giocatrici.
Dopo aver affrontato le stesse avversarie, quindi giocato lo stesso numero di partite, la classifica marcatori indicherebbe questa ristretta classifica:
Vanin 19
Adamatti 18
La domanda che mi sono posto è, quando e contro chi, sono stati realizzati questi gol. Ho messo quindi a confronto le prestazioni, in termini di pura capacità realizzativa. Esaminandole poi a confronto con le migliori e peggiori difese dalla Serie A Femminile.
Vanin non è comparsa nel tabellino dei marcatori contro Bitonto e Granzette. Terza e quarta difesa della stagione, al momento in cui scrivo. Mentre Renata è mancata all’appuntamento contro il solo Pescara. Sei (6) reti contro le migliori difese per Adamatti. Quattro (4) per Vanin.
Di quelle quattro reti della numero due del Francavilla, ben tre sono state realizzate contro il Pescara. Biancoazzurre che però sono riuscite a fermare Adamatti. Cosa c’era di diverso nelle due formazioni biancoazzurre. In Pescara – Francavilla, era assente Sestari, l’estremo difensore titolare del Pescara. In Pescara – Real State, l’assenza rilevante era quella di Coppari.
Uno dei fattori quindi decisivi nella differenza di prestazione delle biancoazzurre sembra proprio essere il portiere italo-brasiliano, Sestari. Anche in uno sport di squadra, le assenze non sono tutte uguali.
Renata e Debora, come si comportano al confronto delle peggiori difese del campionato?
Avvertenza. Una delle peggiori difese al momento è quella del Real Statte, divide questo primato con il Bisceglie. Non potendo Adamatti giocare contro la sua difesa, prenderò in esame la partita contro il Bisceglie, per entrambe.
Vanin è letale contro squadre più permeabili in fase difensiva. Sono nove (9) le reti della giocatrice del Francavilla. Solo ad una lunghezza di distanza c’è però Adamatti. Otto (8) i suoi centri contro le squadre, meno attente in difesa.
Resta questa una parziale finestra, sul comportamento di due giocatrici ai vertici del campionato italiano in quanto a prestazioni personali. Sarebbe interessante sapere, il rapporto tempo di gioco, gol realizzati, il numero di assist forniti, le zone di campo dalle quali questi gol vengono realizzati.
Nessuna di queste informazioni è a mia disposizione. Non esiste nemmeno una codifica univoca per quello che riguarda gli assist, molto del lavoro d’analisi è svolto utilizzando analisti umani che rilevano i dati. Mentre ad esempio nel calcio, questo compito è affidato al “machine learning” alle intelligenze artificiali insomma. C’è un processo complesso nella sua semplicità che cerca di trovare ordine, in una esteso volume di dati.
Il tifoso, quello vero, viscerale, anche di fronte all’evidenza scientifica, continuerà ad applicare un fattore emozionale al suo giocatore preferito. Anche questo è una delle magie tanto del calcio, quanto del futsal. Anche nel baseball, dove contano tutto, ci sono i giocatori “forti”.