Comunicato NUMERO 1.
A scriverle parole come “comunicato numero uno”, oppure ripeterle c’è sempre quello strano effetto, quello di comitato centrale. Potrebbe bussare alla mia porta un membro del Politburo cinese per portami via il computer perché così “è deciso”. Tanto non gli apro.
Sarà anche l’appropriazione culturale che ne hanno fatto le organizzazioni terroristiche nel corso degli anni, i movimenti irredentisti. Un lettura però che resta, quasi obbligata, come i promessi sposi ma che regala più momenti d’ilarità.
Scorrendo le righe, ecco che arriva il primo punto interessante. Serie A. Quattordici (14) squadre al via, cinque (5) retrocessioni. Non frequentavo le ore di matematica quando dovevo, tuttavia credo che siano 1/3 delle partecipanti. Questo si traduce in un 25 per cento di possibilità di aver gettato all’aria i soldi iscrivendomi alla Serie A. Un probabilità su tre di retrocedere.
Ammesso che nessuno si ritiri, che si raggiunga quel numero di partecipanti, insomma ammesso che.
Nei campionati di calcio, a diciotto (18) e venti (squadre) s’è arrivati al massimo a quattro retrocessioni, sarà perché così c’è una stabilizzazione della categoria se meno di un quarto delle partecipanti retrocedono? Pensa che “di là”, c’è perfino il paracadute.
Proseguo nella lettura, veloce.
Serie B, maschile. Eccola, immortale. La “montemurriana” Serie B, che se non ricordo male: “svuotava il regionale”, continua a comparire tra le competizioni ufficiali. C’è anche tutto un capitolo di obblighi, di sanzioni in caso di mancata ottemperanza. Talvolta però l’ammontare della multa è inferiore al costo di strutturare ad esempio un settore giovanile, di qualsiasi livello e grado. Non dimentichiamo poi che una deroga, spesso non si nega a nessuno o quasi.
Si parte, ad ottobre, il dieci. Coppa Italia a Marzo, dal 24 al 27. In attesa di sapere se il Covid ci permetterà una stagione di vero ritorno alla normalità, potete cliccare sul link in cima a queste righe se volete leggere il comunicato integrale.