Riprende dopo la pausa, la The League. Cambio di denominazione per il campionato eSport di futsal. Perde il prefisso, ma prosegue con la medesima mission. Far divertire e competere i partecipanti. Restando in tema di cambi, la guida del Trieste perde Diego Iessi e passa in gestione al Commissioner.
Subito una vittoria convincete per il Trieste, che inverte gli esterni e diventa impossibile per l’Ascoli arginare Taninha. La portoghese getta nel panico l’intera retroguardia bianconera, ogni volta che entra in possesso di palla. Serio chiede calma alle sue ragazze. Abbassare i ritmi per contenere la furia agonistica di una squadra che vede l’aggancio in vetta al Firenze a portata di mano. Finisce con un tre a zero che non lascia dubbi, le triestine sono tra le principali candidate al titolo.
Il Torino passa, con un largo margine su un Trento che sembra già aver tirato i remi in barca in attesa di veder terminare questa stagione che non ha riservato grandi soddisfazioni a Cristina Garcia. L’impatto con The League è spesso così, quasi traumatico.
Non è che le ragazze di Garcia non ci provino a vincere, segnano anche due volte. Difettano però in tenuta difensiva, di questo approfitta un cinico Torino che ne mette quattro alle spalle di Giovannini e non si volta mai indietro.
Calegari torna a sedersi sulla panchina del suo Monza. La squadra non ritrovo soltanto il suo tecnico ma anche lo spirito che l’aveva contraddistinta nella prima parte della stagione. Le brianzole arriveranno dove le condurrà il loro condottierio Renata Adamatti. L’italo-brasiliana autrice di una doppietta, piega la resistenza di un Pisa che raccoglie sempre meno di quello che produce sul campo. Carbotti ha puntato su alcune scommesse, come quella di schierare Russo in posizione di centrale. La ragazza anche in questa partita si è dimostrata all’altezza del ruolo realizzando anche una rete. Gallo ritrova il suo amuleto porta fortuna, conduce il suo Venezia ad una vittoria fuori casa del tutto inaspettata. In casa del Genova, molti hanno sofferto, pochi hanno strappato i tre punti. Coriacea la squadra di Pergolari, contro un avversario sulla carta inferiore. Hanno provato le ragazze del Genova a spingere subito forte. Passano però le avversarie, due volte con Borges e Naiara. Stordiscono le avversarie e con una scorreria degna dei migliori pirati portano via il bottino dalla città marinara.
Ciampaglia può questa volta recriminare giustamente. Non lo fa mantenendo quel profilo, forse troppo fatalista almeno davanti ai microfoni. Se non fosse per l’errore madornale di Oselame, le abruzzesi avrebbero riportato una vittoria importante contro la prima della classe. Gol dell’ex, classico, di Amparo. Firenze subito sotto che prova a reagire ma rischia di soccombere ancora sotto i colpi di Manieri e Vanin. Una super Dibiase tiene la barca a galla. Lauria in piedi sulla panchina saluta il gol Marcon, come una sorta di liberazione.
L’intero secondo tempo trascorso nella metà campo avversaria non basta al L’Aquila che continua a sbattere contro il muro eretto dall’estremo difensore delle gigliate.
Un gol di Presto, così Il Bologna risponde al Verona. Santucci, vero alchista tattico della lega, inventa Iturriaga in un ruolo diverso ad ogni turno di campionato. Destabilizza gli avversari e accumula punti in classifica, allunga la sua serie positiva e viaggia a ridosso delle prime.
Marcelli cerca di spiegare il momento delle scaligere, un appannamento normale nella parte centrale della stagione ma che potrebbe risultare letale nell’immenenza di una Final Eight che attende solo il calendario ufficiale per partire.
Palermo – Catania, uno di quei match dal risultato scontato. Un derby siciliano dai forti contenuti emotivi ma che credevamo povero di quelli sportivi. Nessuno però s’era ricordato di avvertire le ragazze di Schettini. Dovevano essere la vittima sacrificale di una delle rivelazioni del campionato. Invece Privitera esce con il pallone sotto il braccio, suoi tre dei quattro gol con il quale le etnee hanno sconfitto il Palermo.
Sebbene la squadra di Evangelisti abbia provato a macinare gioco, questo non ha portato i frutti sperati. I gol di Taina Santos e di Balardin hanno illuso le palermitane, prima che Vanessa decidesse di porre fine alle velleità delle avversarie.