Le partnership tra franchise celebri e videogiochi sono ormai una pratica consolidata, ma spesso i costi dei contenuti aggiuntivi scatenano polemiche. È esattamente ciò che sta accadendo con le skin delle Tartarughe Ninja in Fortnite e Call of Duty, dopo che un utente ha sollevato la questione su X, dando vita a un acceso dibattito tra i giocatori.
In Fortnite, il pacchetto delle Teenage Mutant Ninja Turtles ha un prezzo di circa 28 dollari (27€) e comprende quattro skin, altrettanti zaini e picconi. Al contrario, in Call of Duty: Black Ops 6, per avere una singola tartaruga è necessario pagare 20 dollari (19€) a personaggio, con un set di accessori tematici che include tra gli 8 e i 9 oggetti per bundle.
La domanda posta dall’utente è chiara: quale dei due giochi offre il miglior rapporto qualità-prezzo?
La discussione mette in luce le diverse strategie adottate dai due titoli. Fortnite offre pacchetti più completi a un prezzo complessivo inferiore, mentre Call of Duty vende i personaggi singolarmente, includendo però più accessori esclusivi per ciascun eroe. Da un lato, i giocatori di Fortnite apprezzano la possibilità di ottenere l’intero team delle TMNT senza spendere una fortuna. Dall’altro, i fan di Call of Duty sottolineano che ogni bundle offre un’esperienza più dettagliata e personalizzata per il singolo personaggio, giustificando (almeno in parte) il prezzo più alto.
Come era prevedibile, la community si è divisa in due fronti. Alcuni ritengono che il prezzo di Call of Duty sia eccessivo, accusando Activision di fare troppo affidamento su microtransazioni aggressive. Altri, invece, credono che la maggiore personalizzazione giustifichi il costo e che ogni franchise abbia il diritto di stabilire il proprio modello di business.
Il post riaccende un dibattito più ampio: fino a che punto i giocatori sono disposti a pagare per contenuti puramente estetici? Con l’aumento costante dei prezzi nei giochi free-to-play, la questione delle microtransazioni rimarrà un tema centrale nel mondo del gaming.