Da Social Media a Interest Media

Questo 2025 è destinato ad essere l’anno nel quale si completerà il passaggio da quelli che oggi continuiamo a chiamare Social Media verso la loro natura, quella di “interest media”. Una rivoluzione condotta in avanguardia dai cinesi di ByteDance con il loro Douyin, quello che molti di voi conoscono probabilmente come TikTok.

Daubao è il principale responsabile del successo di TikTok. l’AI cinese dentro alla sua piattaforma video ha reso possibile il passaggio da contenuti diffusi basandosi sulla preminenza dei content creator, basata quindi sui followers, all’attuale economia sociale basata sul contenuto, sugli interessi degli utenti.

L’intuizione geniale del team cinese è la risposta all’essenziale necessità di ogni piattaforma: tenere i suoi utenti incollati allo schermo, senza andare altrove. I così detti influencer costituiscono un numero finito, così come i contenuti che possono generare e quindi essere proposti nei feed dei followers. Come risolvere questo problema? Chiedendo alla AI di analizzare i video che hanno una particolare viralità, riconoscerne le caratteristiche e poi cercarne altri simili da proporre agli utenti.

Accadeva quindi che 3 anni fa, un Content Creator con 15 milioni di follower aveva concrete possibilità di vedere un suo contenuto proposto a tutti i suoi follower. Questo è il passato. Oggi lo stesso video può rimbalzare tra le 300 mila views e i 2,5 milioni. Una forbice enorme.

Questo avvantaggia di sicuro i content creator più piccoli che oggi hanno la possibilità concreta di andare virali se il loro contenuto risponde ad un qualche interesse del momento. Rende più difficile allo stesso tempo ad argomenti di nicchia d’emergere. Prendiamo ad esempio la Kings League. Il suo iniziale successo era dovuto a pochi grandi influencer coinvolti nel progetto, era bastato quasi da solo Ibai per renderla famosa in Spagna.

Tre anni dopo è diventato un progetto collettivo. È stato necessario coinvolgere più voci al fine di rendere rilevante il contenuto, produrre abbastanza materiale da costringere l’algoritmo a proporlo. Affidandolo a contenuti come il calcio o il gaming, prodotti affini alla Kings League.

Prendiamo ora in esame il futsal. Ci sono pochi content creator che agiscono quasi esclusivamente nella nicchia. I portali rimbalzano lo stesso identico contenuto, generando un downgrade da parte di Google nel motore di ricerca, più contenuti identici vengono percepiti come scam. Non c’è modo di bucare la bolla, perché il contenuto verrà proposto solo a chi consuma contenuti simili. È assente l’effetto glamour, non c’è contaminazione.

Osservate cos’è accaduto con O’Magico. Dieci contenuti tutti uguali, qualche collaborazione con contenitori ibridi che però senza seguito sono rimasti eventi isolati. Tutto è scemato, finito nel dimenticatoio. È rimasto confinato nella bolla, this is fuSTal. Ci si aspettava chissà quale risposta da un pubblico che nei fatti s’è rivelato non interessato a quel contenuto.

Parlano i numeri. Linea Laterale è un progetto neonato. Il suo primo anno completo di funzionamento è il 2022. Per tutto il 2022 le sue pagine erano occupate quasi esclusivamente dal futsal, per giunta femminile e italiano.
Nel 2024, due anni dopo s’è completata la nuova linea editoriale che ha portato contenuti diversi sul portale. La crescita è stata enorme in termini di traffico.

2022 vs 2024

L’effetto dei contenuti di maggiore rilevanza si nota maggiormente quando si prendo in esame i dati di traffico del 2023, comparati a quelli del 2024. I numeri parlano da soli. Spesso ci si chiede se i pochi lettori sono frutto di una pessima scrittura. Alcune volte si scopre che ci si incaponisce a parlare di qualcosa che interessa davvero a pochi.

2023 vs 2024

Potete sostituire Futsal con Monstera Thai constellation baby è approderete alle medesime conclusioni. La netta virata verso gli interessi piuttosto che gli influencer ha portato al modificarsi non solo del dove si comunica ma anche del come. In questo il futsal italiano è fermo al tempo delle mailing list. Possibile che s’adatti? Certo. Difficile che lo faccia? Sicuramente.

In conclusione è l’ampiezza del mercato che ne determina la portata degli investimenti. Raccontare qualcosa che interessa davvero a pochi è bellissimo, può essere un hobby interessante da intraprendere, ma nulla più. L’italico futsal pensa che per incrementare la sua base di fruitori sia sufficiente parlare del calcetto regionale. Buona Fortuna.

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