Torino. Allianz Arena, ma potrebbe avere qualsiasi nome da qui a qualche tempo. Lo stadio di proprietà della Juventus FC, il vecchio Delle Alpi per intenderci. Ospita la finale della Kings World Cup Nations, il primo mondiale della creatura d’intrattenimento sportivo di Pique.
Spalti gremiti, grande presenza di celebrità dello sport e del mondo dello spettacolo, anche se in verità oggi è complesso elaborare una distinzione netta tra i due ambienti. Spettacolo trasmesso anche sui canali più tradizionali in Italia registra su Tv8 233.000 spettatori 1.5% di share. Nella fascia preserale si mette alle spalle Uozzap!, su La 7 e tallona un colosso come CSI.
Quello che però è interessante in questo numero è la differenza tra la quantità di spettatori che la TV, nella sua accezione di vecchio elettrodomestico, riesce a catalizzare rispetto a piattaforme come YouTube o Twitch. La finale della manifestazione ha raccolto di picco 3.503.593 spettatori. Tre milioni e mezzo.
I prodotti d’intrattenimento sportivo non parlano più solo al loro mercato nazionale di riferimento, comunicano ANCHE con quello. Oggi si rivolgono principalmente ad un pubblico planetario, più ad una demografia che ad una realtà geografica. In termini di vendita pubblicitaria, i brand, quelli non con gli spicci in tasca, hanno business ramificati e preferiscono acquistare spazi con la più ampia quantità demografica possibile.
Difficile in questo momento raffigurare una realtà nella quale la Kings League faccia al calcio quello che la UFC ha fatto alla boxe. Tuttavia una esplosione stile WWE della intuizione di Pique potrebbe risultare letale per molti sport minori. Ricordate esiste un numero finito di spettatori e ancora un più esiguo numero di consumatori, quelli disposti a pagare per vedere l’evento.
Dieci anni fa nessuno poteva elaborare una previsione credibile sull’affermazione degli eSport e per esteso dei videogames, come seconda forza d’intrattenimento mondiale, tale da scalzare la musica dal podio degli ambiti dello spettacolo più remunerativi.
Oggi nessuno può prevedere se ad esempio il futsal sarà in grado di sopravvivere ad uno tsunami della Kings League. Il futsal è una disciplina minore governata dal consenso, la Kings League è guidata e governata dal profitto. Si potrebbe intuire però facilmente quale delle due è destinata a cresce maggiormente almeno nel breve periodo.