FREEDOM WARS REMASTERED: UN RITORNO DA VIVERE PER IL BENE SUPERIORE
Un gioco che fa il massimo con ciò che ha: miglioramenti alla qualità della vita, ma non un seguito. Per quello, dovremo sperare nei numeri di questa remaster.
Quando chiedemmo a Junichi Yoshizawa, durante un incontro a New York, che fine avesse fatto Freedom Wars, la sua risposta lasciò intendere che il gioco fosse sparito insieme a Japan Studio. Ora, con i diritti passati a Bandai Namco, abbiamo finalmente la possibilità di rivivere una delle migliori esclusive per PS Vita in una veste rinnovata.
UN GAMEPLAY DINAMICO E UNICO
In Freedom Wars, il fulcro è abbattere enormi mech per raccogliere risorse preziose. Ciò che distingue questo titolo dai tanti simili è il Thorn, un rampino che permette di muoversi rapidamente, colmare distanze con i nemici e attraversare le mappe con agilità. Sebbene giochi come Monster Hunter Rise abbiano introdotto meccaniche simili solo nel 2021, Freedom Wars lo faceva già nel 2014.
La remaster apporta miglioramenti significativi al Thorn e al sistema di combattimento. Ora è possibile annullare il rampino in qualsiasi momento, mentre nell’originale bisognava attendere il suo completo riavvolgimento. Anche la telecamera è stata ottimizzata, risultando più fluida e intuitiva. Un altro aggiornamento gradito riguarda la rimozione delle parti dei mech: mentre prima era necessario premere ripetutamente un tasto, ora basta tenerlo premuto, riducendo lo stress per il giocatore.
LIMITAZIONI E POTENZIALE
La versione originale soffriva di una limitata varietà di nemici e arene, dovuta alle restrizioni di memoria delle cartucce PS Vita. La remaster triplica lo spazio occupato, utilizzandolo per texture migliorate e prestazioni più fluide, ma senza introdurre nuovi contenuti significativi.
L’ambientazione di Freedom Wars rimane unica: un mondo distopico dove gli esseri umani nascono con una pena di un milione di anni e devono partecipare a pericolose missioni per ridurla. La narrazione è permeata da propaganda e umorismo nero, richiamando il tono di giochi come Helldivers 2. Le meccaniche opprimenti del gioco contribuiscono a far sentire il giocatore intrappolato, proprio come il protagonista, noto come Sinner.
CRITICITÀ PER I GIOCATORI MODERNI
Nonostante i miglioramenti, alcuni problemi persistono. Il backtracking tra missioni può risultare frustrante, e l’assenza di indicazioni chiare rende facile perdersi. Inoltre, la curva di difficoltà rigida costringe molti a grindare missioni secondarie o a collaborare online per avanzare nella trama principale.
Un altro punto debole sono i tutorial, che introducono molte meccaniche in modo frettoloso e poco chiaro, lasciando i giocatori inesperti a improvvisare. Questo aspetto evidenzia come una semplice remaster non sia sufficiente a risolvere i limiti strutturali del titolo originale.
IL VERDETTO
Freedom Wars Remastered rappresenta il miglior modo per giocare a questa gemma della PS Vita, grazie ai miglioramenti visivi e alla qualità della vita. Tuttavia, rimane un’esperienza datata rispetto agli standard odierni, con una mancanza di accessibilità e varietà.
Ci auguriamo che questo remaster possa aprire la strada a un vero seguito, in cui le idee ambiziose del primo capitolo possano essere sviluppate con strumenti moderni e senza compromessi. Nel frattempo, giocare a Freedom Wars Remastered è il modo migliore per dimostrare a Bandai Namco che un sequel è ciò che vogliamo. Unitevi alla lotta per il vostro Panopticon e collaborate online per un bene superiore.