Cadillac si prepara al debutto in F1 nel 2026: obiettivi, sfide e strategie

Il percorso di Cadillac in F1: Allocazione aerodinamica e preparativi per il 2026

Il team Cadillac di Formula 1 inizierà il 2025 con la stessa allocazione aerodinamica delle squadre classificate all’ultimo posto. Questo segna la fine del periodo di sviluppo illimitato, terminato il 1° gennaio.

L’ingresso di Cadillac in Formula 1, previsto per il 2026, è ancora in attesa di conferma definitiva ma ha già fatto notevoli progressi. Nato come un progetto di Michael Andretti, si è trasformato in un’iniziativa interamente a marchio Cadillac, supportata da General Motors. Andretti non è più coinvolto, e la gestione è passata a TWG Global, guidata da Dan Towriss e dal miliardario Mark Walter. Walter, co-proprietario dei Los Angeles Dodgers e del Chelsea FC, fornisce un solido sostegno finanziario.

La società britannica che gestisce il team è stata rinominata da Andretti Formula Racing a Cadillac Formula Racing, come registrato presso la Companies House del Regno Unito. Questo cambiamento riflette i progressi fatti per ottenere l’ingresso in F1, resi possibili grazie al maggiore impegno di GM e a un’indagine federale statunitense sul rifiuto iniziale della proposta Andretti Cadillac.

Preparativi e vantaggi iniziali

Nonostante l’attesa per l’approvazione ufficiale, Cadillac ha già avviato i lavori per la sua avventura in F1. Graeme Lowdon, ex dirigente di Virgin/Marussia/Manor, è stato nominato team principal e sta supervisionando lo sviluppo di una vettura base per il 2026. Fino a gennaio 2025, il team ha potuto lavorare senza restrizioni aerodinamiche, sfruttando l’assenza di limiti normativi.

Questa libertà includeva anche l’esenzione dal tetto di spesa. Tuttavia, le dimensioni ridotte del team e le risorse disponibili hanno naturalmente limitato il volume di lavoro. Intanto, la Commissione F1 ha discusso e deciso di applicare restrizioni regolamentari a Cadillac a partire dal 2025.

Allocazione per i test aerodinamici

Nel 2025, Cadillac sarà considerata una squadra “ultima a pari merito” insieme a Sauber, ottenendo il 115% dell’allocazione base per i test aerodinamici. Questo valore è superiore a quello di Williams, Racing Bulls e Haas, potenziali rivali di metà classifica per Cadillac nel 2026.

Sebbene il periodo di sviluppo senza restrizioni possa sembrare un vantaggio, le altre squadre non sono preoccupate. I regolamenti tecnici definitivi per il 2026 non sono ancora stati fissati, e Cadillac ha avuto accesso solo a bozze provvisorie. Secondo i rivali, questo vantaggio iniziale serve principalmente a colmare il divario rispetto al lavoro già svolto dagli altri team.

Le sfide future

Alla fine del 2024, Cadillac contava circa 280 dipendenti, la maggior parte impegnati in ruoli tecnici per affrontare i lunghi tempi di progettazione e sviluppo. Dal 2025, il team sarà soggetto al tetto di spesa, ma potrà concentrare tutte le risorse sui regolamenti del 2026. Al contrario, le altre squadre dovranno bilanciare lo sviluppo futuro con le competizioni in corso.

Cadillac beneficerà anche della partnership con Ferrari, che fornirà componenti come cambi e sospensioni posteriori, riducendo il carico di lavoro. Tuttavia, questa collaborazione è temporanea, poiché General Motors prevede di introdurre il proprio motore entro la fine del decennio. Fino ad allora, GM sarà soggetta alle stesse restrizioni di sviluppo degli altri produttori.

Conclusione

L’ingresso di Cadillac in Formula 1 rappresenta una sfida ambiziosa. Sebbene i vantaggi iniziali possano ridursi, il focus esclusivo sul 2026 e il supporto di General Motors posizionano il team come un concorrente potenzialmente competitivo. I prossimi anni saranno decisivi per trasformare questi preparativi in successi concreti in pista.

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