Ci sono giorni dell’anno che assomigliano ad un limbo, uno di tipo temporale. Il 30 dicembre è uno di quelli. Non è l’ultimo giorno dell’anno, non è il primo giorno dell’anno. È diventato però il giorno dei propositi, dei bilanci e delle previsioni.
Linea Laterale è nato come spazio digitale nel giugno di tre anni fa. Solo tre anni e sembrano passati eoni. La percezione umana del tempo è sempre particolarmente fallace. Bisogna quindi affidarsi ai numeri, a strumenti di misurazione. Di quelli che permettano anche d’offrire una certa prospettiva del percorso compiuto, anche quello editoriale.
Un solo articolo al giorno, talvolta due, focus quasi esclusivo sul futsal italiano, in italiano. Sono trascorsi così i primi due anni di vita di Linea, nei quali sono stato più impegnato in quello che i giapponesi chiamano Kintsugi che in una programmazione a lungo termine.
Il secondo anno, nel quale la stagione sportiva del futsal italiano s’è dipanata su queste pagine per intero, ha raggiunto le ottomila visite. 8400 per quelli che amano la precisione. Conservavo gli analytics della precedente esperienza editoriale e sapevo che quello era il pubblico italiano per quel tipo di contenuti.
Inseguire le notizie, le voci di futsal mercato, scrivere tabellini è tuttavia una nicchia di mercato già satura. Il lettore medio italiano è abitudinario, se trova tre contenuti identici, copiati e incollati li consuma dov’è più conveniente. Difficile quindi modificare quelle che sono abitudini a meno di non offrire un luogo più conveniente oppure un prodotto unico.
Il terzo anno di vita, la seconda stagione di futsal, mi restituisce numeri in flessione, di circa il venti per cento. Siamo sempre intorno ai seimila lettori ma non è questo un risultato del quale possa essere soddisfatto. Con la pandemia alle spalle molti degli spazi sportivi digitali nati proprio a ridosso o durante il periodo pandemico soffrono e qualcuno chiude.
Non avevo nessuna voglia di fare il cronista e raccontare “chi ha fatto palo”. Avevo bisogno di trovare una nicchia di mercato che nessuno frequentava, un po’ per viltà e un po’ per convenienza. Cosa mancava esattamente al commento del futsal italiano. Appunto quello, un commento.
La comunicazione del futsal in generale è linguisticamente legata alla lingua di riferimento di chi ne scrive, l’unico canale in inglese riporta anche questo “chi ha fatto palo” e quando l’ha fatto. Esisteva quindi uno spazio che nessuno occupava, quello di rendere fruibile universalmente le informazioni sulla disciplina.
Google, ma in generale tutti i motori principali di ricerca, forniscono all’utente in mancanza di risultati nella lingua principale dell’utente, quelli in inglese. Linea Laterale avrebbe di conseguenza scalato il ranking più in fretta. Mi sono reso conto che il solo futsal italiano non sarebbe bastato.
L’analisi del traffico sui “principali” siti “d’informazione” del calcio a 5 indicavano che nella migliore delle ipotesi scrivendo anche di calcetto, si raggiungono i 10k di visitatori. In una contesto globale sono numeri marginali, marginalissimi. Dovevo espandere non solo la qualità della scrittura ma lo spettro degli argomenti trattati. Dentro il motorsport, gli esport e il gaming. Una conversazione sugli sport e sulle passioni, non una lista della spesa.
Il traffico in questa stagione è passato da 6k a oltre 15k, la scelta editoriale funziona.
È giunta poi “l’Età della AI”. Che ha permesso a Linea Laterale di liberarsi della preoccupazione delle immagini con le royalties. Certo quest’ultimo anno è stato piagato dalla IG Apocalypse di Ottobre ma proprio quell’incidente è coinciso con un mutamento dell’algoritmo di Instagram. La distribuzione dei contenuti è stata slegata dal numero di followers. In poco tempo YouTube ha seguito la stessa filosofia di distribuzione. TikTok ha questo tipo di algoritmo da sempre.
Negli ultimi tre mesi dell’anno poi Snapchat, da sempre una piattaforma di chat visuale, più che un contenitore di visuals, ha lanciato i suoi SpotLights, una sorta di reels, quindi un nuovo vettore con il quale allargare il pubblico potenziale di Linea. La deriva autoritaria del sudafricano Musk ha portato ad un massiccio esodo da X a Bluesky e finalmente la piattaforma è decollata così come i numeri della presenza di Linea in quello spazio.
Mi sono appena accorto d’aver scritto un “wall of text”, di sarebbe altro ovviamente da scrivere e raccontare, tanto vale rimandarlo all’inizio del prossimo anno, non è poi molto lontano.