The Game Awards 2024: Cringe, Sorprese e Momenti Memorabili


THE GAME AWARDS 2024: TRA MOMENTI CRINGE E SORPRESE INASPETTATE

L’edizione 2024 dei The Game Awards è stata un vero spettacolo per i più temerari, con un orario proibitivo per gli spettatori italiani: dalle 2:00 del mattino fino a circa le 5:00. Un sacrificio non da poco, ma probabilmente passeremo comunque la vecchiaia a giocare ai videogiochi, quindi che differenza fa?

I MOMENTI MIGLIORI DEI THE GAME AWARDS 2024

Tra imbarazzi evitabili e momenti che hanno strappato un sorriso, l’evento ha avuto i suoi alti e bassi. Il bello della diretta, come si dice in televisione, è proprio la spontaneità, e per fortuna Geoff Keighley non ha optato per uno show pre-registrato. Vediamo alcuni dei momenti più memorabili.

KUTARAGI: TRA CONFUSIONE E APPLAUSI MANCATI

Uno degli episodi più surreali della serata ha coinvolto Ken Kutaragi, “papà di PlayStation,” presente per celebrare i 30 anni della console. Dopo un’introduzione enfatica, Kutaragi si è alzato come per salire sul palco, ma è rimasto in platea. Un momento imbarazzante che ha fatto sorgere una domanda: nessuno dietro le quinte si è accorto della situazione?

NICOLAS DOUCET E IL SUO OMAGGIO NON DETTO

Nicolas Doucet, leader di Team Asobi, ha fatto un discorso emozionante durante la premiazione di Astro Bot come gioco dell’anno. Ha reso omaggio alla compagnia che ha reso i platform famosi, senza mai nominarla esplicitamente: Nintendo. Un gesto elegante, anche se molti si sono chiesti perché non dirlo apertamente.

THE OUTER WORLDS 2: UNA GAG RIUSCITA

Obsidian Entertainment ha presentato il trailer di The Outer Worlds 2, previsto per il 2025, con una dose di ironia che ha conquistato il pubblico. La gag ha persino portato alcuni a speculare su un possibile teaser di Fallout: New Vegas 2. Per ora, ci accontentiamo di sapere che il gioco sarà disponibile su PS5 dal lancio.

DISCORSI PIÙ LUNGHI E UNA RIVINCITA

Dopo le polemiche dello scorso anno per i discorsi limitati a 30 secondi, quest’anno i vincitori hanno avuto più libertà. Swen Vincke, CEO di Larian Studios, ha approfittato del microfono a lungo, tanto da far pensare che Baldur’s Gate 3 avesse vinto di nuovo. Un momento che ha riportato un po’ di umanità sul palco.

IL TABÙ DEI LICENZIAMENTI

Per la prima volta, Geoff Keighley ha affrontato il tema dei licenziamenti nell’industria videoludica, un argomento spesso evitato nelle edizioni passate. Anche se il riconoscimento arriva tardi, è stato importante vederlo finalmente affrontare la questione, almeno per un momento.


Un mix di alti e bassi, tra momenti di genuina emozione e scivoloni evitabili, che ha reso questa edizione dei The Game Awards indimenticabile, nel bene e nel male.

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