Mischiamo le squadre?

Ci sarà una sesta squadra per questa ScempionS. Per non correre il rischio di rovinare una festa praticamente già pronta arriva a completare l’organico, a quattro giorni dall’inizio della manifestazione, una squadra di futsal femminile tedesca. Perché limitarsi ad avere una sola squadra che non disputa un vero campionato, meglio averne due.

Sorvolo sulla scelta politica della Divisione Calcio a 5 di abbinare il proprio nome ad un torneo amichevole che mostra oggi tutti i limiti del dilettantismo dirigenziale. Se questa kermesse doveva mettere di fronte il meglio del calcio a 5 europeo, l’operazione è già fallita. Niente squadre spagnole, niente squadre portoghesi. Tanto vale mischiare le squadre in nome dell’amore universale.

Le neroverdi del presidente Intini spazzeranno via le loro avversarie. Come hanno fatto con il Lamezia in campionato, con risultati degni delle minors di basket italiano, una sorta di Divisione Regionale 4. Non sono certo in discussione i limiti strutturali di una disciplina, nemmeno quelli economici. La realtà però oggi stride e demolisce il racconto che si fa di questa disciplina soprattutto al femminile.

Le scelte sono spesso non sportive. Dettate dall’interesse di chi investe denaro per un ritorno emotivo. In aggiunta alla serie di scivoloni organizzativi registrati nelle ultime settimane, ora dovrà anche bersi una intera bottiglia di AMARO LUCANO. Elidendo definitivamente la narrativa propulsa sulle varie fanzine a suon di euro. Niente regalo di Natale, solo carbone.

Se ci fosse bisogno di rimarcare l’attuale dimensione sportiva del calcio a 5 femminile europeo, questa manifestazione ne narra emblematicamente non solo le problematiche ma le future prospettive. L’unica visione possibile per questa disciplina e vale anche al maschile, è l’avvicendarsi di presidenti disposti a gettare denari in un pozzo senza fine per il solo ritorno egotistico.

Davvero qualcuno pensa che uno sport sorretto dai piccoli esercizi commerciali locali e dalle piccole imprese abbia una concreta speranza di successo commerciale? Seriously. Volete qualche numero, il NON SPORT della Kings League ha raccolto attraverso Kosmos 60 milioni di euro di sponsorizzazioni, quest’anno. Fornitore ufficiale dell’equipaggiamento sportivo: Adidas. Nei prossimi due anni sbarcherà in Sud America e in Asia. Il calcio a 5 non riesce nemmeno a sbarcare il lunario.

In quale universo il calcio a 5 pensa di poter competere con un colosso capace di riempire il Nou Camp e il Wanda Metropolitano, che in Italia vende i biglietti per l’Allianz Arena a 179 euro. Biglietti VIP con snack, piatti freddi e caldi, dessert e bevande per tutta la durata dell’evento.

Invece di pensare ai cinque cerchi olimpici, ad organizzare manifestazioni che avranno il contorno di spalti vuoti e un pugno di spettatori online, non sarebbe anche giunto il momento di ripensarsi, di guardare ai numeri e ammettere la sconfitta? No. Perché c’è sempre la prossima coppa, il prossimo scudetto, il prossimo presidente disposto a tutto pur dell’amore della “ggggente”.

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