Sergio Perez e il futuro in Red Bull: una sfida che divide piloti e team

Sergio Perez ha costantemente respinto le speculazioni sul suo futuro in Red Bull Racing, anche in vista del Gran Premio di Abu Dhabi 2024, nonostante crescano le evidenze che questa potrebbe essere la sua ultima gara con il team. Tuttavia, ha anche lanciato un avvertimento a chi potrebbe prendere il suo posto.

Secondo alcuni report, Red Bull avrebbe deciso di sostituire Perez nel 2025, nonostante il suo contratto si estenda fino al 2024. Il team starebbe valutando come gestire la sua uscita. I piloti del vivaio Red Bull, Liam Lawson e Yuki Tsunoda, sono i principali candidati per il sedile, ma Lawson sembra avere maggiori possibilità.

Pur ribadendo la sua intenzione di rispettare il contratto, Perez ha espresso un’opinione chiara sulla difficoltà di essere compagno di squadra di Max Verstappen. “Per un pilota giovane, non vorrei essere nei suoi panni,” ha detto Perez. “La gente sottovaluta quanto sia difficile questo ruolo: ci vogliono esperienza, capacità e una forza mentale straordinaria.”

Perez ha anche difeso il suo rendimento rispetto a Verstappen, suggerendo che pochi potrebbero fare meglio. “Sapevo cosa mi aspettava. È una sfida incredibile, da non sottovalutare.”

Lawson, al contrario, ha accolto con entusiasmo la prospettiva di lavorare al fianco di Verstappen. “Sarebbe la sfida più grande ma anche il miglior sedile della griglia,” ha dichiarato. “Puoi imparare direttamente dal migliore, accedere ai suoi dati e migliorarti come pilota.”

Tsunoda, che ha ottenuto più punti di Lawson nelle cinque gare disputate insieme, ha espresso il desiderio di ottenere quel sedile, pur riconoscendo l’incertezza. “Credo di meritare un’opportunità, ma dipende dalla Red Bull,” ha detto. Tuttavia, permangono dubbi sulla sua prontezza, e il team potrebbe non considerarlo la prima scelta.

Il divario di prestazioni tra Perez e Verstappen rimane significativo. Perez è ottavo nella classifica piloti con 152 punti contro i 429 di Verstappen, e il suo contributo alla campagna costruttori di Red Bull è stato deludente. Il team è attualmente terzo, con un distacco di 59 punti dalla McLaren.

Pur assumendosi parte della responsabilità per le difficoltà del team, Perez ha sottolineato che non è tutto sulle sue spalle. “È un lavoro di squadra. È un peccato non aver potuto lottare più duramente per il titolo costruttori,” ha detto.

Nonostante le intense pressioni, Perez è rimasto fermo sul suo futuro. “Ho un contratto per l’anno prossimo e guiderò per la Red Bull,” ha ribadito. Ha anche espresso ottimismo sulla sua carriera. “Ho ancora qualche anno davanti a me a questo livello e voglio concludere con Red Bull.”

Né Lawson né Tsunoda hanno ricevuto indicazioni chiare sul loro futuro. Lawson ha mostrato un cauto ottimismo, mentre Tsunoda ha ammesso di essere incerto, aggiungendo che la sua connessione con Honda, che lascerà Red Bull per Aston Martin, non sembra influenzare la decisione.

Perez, nel frattempo, ha riflettuto su una stagione iniziata bene ma rapidamente degenerata. “Siamo partiti forte, ma le cose sono andate male presto. È stata dura, ma sono ottimista sul fatto che possiamo risollevarci,” ha detto. Resta da vedere se questo ottimismo sarà sufficiente a garantirgli il futuro in Red Bull, dato che la sua prestazione ad Abu Dhabi potrebbe essere decisiva—nel bene o nel male.

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