I cinque anni di Esteban Ocon con Alpine/Renault sono un mix di attimi straordinari e potenziale inespresso. Momenti memorabili come la vittoria al Gran Premio d’Ungheria 2021, prestazioni eccezionali in condizioni difficili e difese tenaci che hanno lasciato un segno. Tuttavia, un’analisi più approfondita rivela una storia più altalenante, influenzata principalmente dalla persistente posizione del team a centro gruppo.
Durante queste cinque stagioni, i piazzamenti Alpine nel campionato costruttori (quinto, quarto, quinto, sesto e provvisoriamente sesto nel 2024) riflettono i limiti del contesto in cui si è trovato Ocon. Ha trascorso il 58% dei suoi giri tra la settima e la dodicesima posizione, con solo quattro podi conquistati. Nonostante fosse costante e capace, i suoi risultati raramente hanno reso giustizia ai suoi sforzi.
Dopo un difficile ritorno nel 2020, seguito da un anno di stop, Ocon ha mostrato il suo potenziale con un secondo posto in Bahrain. Successivamente, ha lottato alla pari con Fernando Alonso nel 2021 e 2022, anche se lo spagnolo ha avuto la meglio. Nonostante alcune tensioni, il carattere combattivo di Ocon—rafforzato da una carriera costruita sul merito e sulla resilienza—gli ha permesso di ottenere un rinnovo anticipato del contratto.
Le sue statistiche contro i compagni di squadra (Ricciardo, Alonso e Gasly) rivelano un rendimento equilibrato ma non eccezionale: un bilancio 50/50 nelle gare concluse davanti, una percentuale di qualifiche perse pari al 60% e uno svantaggio nei giri in gara del 46/54. Questi numeri sottolineano il suo ruolo di pilota affidabile, ma non dominante.
Ocon ha comunque regalato momenti di grande spessore, come la resistenza a Lewis Hamilton a Monaco e Suzuka, ma ha anche attraversato fasi di inconsistenza. Spesso ha attribuito le sue difficoltà a problemi tecnici della vettura, che il team talvolta negava, lasciando spazio a dubbi. Le sue frustrazioni per i limiti tecnici di Alpine erano evidenti, soprattutto dopo la disputa pubblica avvenuta a Monaco nel 2024.
Alla fine, l’esperienza di Ocon con Alpine sarà ricordata per lampi di eccellenza e battaglie intense con i compagni di squadra. Il passaggio alla Haas rappresenta un’opportunità per ritrovare il meglio di sé, a 28 anni, un’età in cui molti piloti raggiungono il loro apice. Ocon lascia Alpine con una solida reputazione come pilota di centro gruppo e con il potenziale per ottenere maggiori successi in futuro.