La Final Four è sempre più lontana

Si conclude l’avventura nella UEFA Futsal Champions League del Catania. Gli etnei tornano in patria dopo la vittoria di misura ottenuta contro il Riga, quadra lettone. Paga carissimo la squadra di Juanra la scoppola contro il Cartagena che di fatto aveva chiuso ogni possibilità di qualificazione.

Alla vigilia la “iper fiducia” proprio del tecnico etneo è sembrata cozzare ferocemente contro il risultato della seconda partita. La sconfitta contro i rumeni dello United Galati. Se essere ribaltati dai campioni di Spagna poteva essere anche un risultato possibile, uscire con le pive nel sacco da uno scontro contro il Galati, quello stona decisamente più forte.

C’è chi applaude comunque alla campagna europea del Catania: “è comunque tra le sedici migliori squadre d’Europa”. Si, come i campioni di Romania, della Slovenia, della Polonia e la lista è abbastanza lunga. Davvero essere in compagnia di queste squadre è un traguardo d’eccellenza? Non è la Serie A di futsal un campionato secondo solo alla Liga. Quella Liga che mette due squadre in Final Four, insieme allo Sporting e all’imprescindibile Kairat.

C’è la concreta possibilità che a raccontarsi quanto si è bravi, belli e competitivi qualcuno ha iniziato a crederci davvero, fino a quando usciti dai confini della patria a rimbalzo controllato, ci siamo accorti che basta una squadra rumena a mandarci a raccogliere le finte nel bar del palazzetto.

L’ultima squadra ad approdare ad una Final Four fu il Pescara di Danilo Iannascoli, che da lì a due stagioni si ritirerà dalla Serie A alla ventiquattresima giornata, dichiarando la cessione dell’attività. Correva l’anno 2014. Da dieci anni nessuna squadra supera l’Elite Round anche se veleggiamo come nazione nei quartieri alti del ranking. Se può sembrare un risultato irraggiungibile solo due stagioni orsono fu una squadra francese l’ACCS ad approdare alle Final Four della UEFA Champions League.

Vero che i regolamenti della Serie A riguardo ai tesseramenti degli atleti potrebbero influire sulla competitività delle squadre italiane nella manifestazione, vero anche che le capacità di spesa spesso sono differenti ma è altrettanto vero che i veri “fenomeni” di questa disciplina non giocano in Italia. Rendendo di fatto le squadre italiane incapaci di competere a livello internazionale.

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