Dalle 16 alle 20 italiane, un terzo degli spettatori tracciabili attraverso l’Auditel guardava i match di Coppa Davis. Sarà perché l’Italia schiera il numero uno al mondo sarà che quando si vince, guardano tutti. Letteralmente tutti. Il 25 per cento di share, dieci anni fa avrebbe fatto gridare ad un popolo italiano unito davanti agli schermi. Oggi ci si chiede dov’era il restante 75 per cento ma soprattutto quando sia poco significativo il pubblico “televisivo”.
In un lungo pomeriggio di futsal italico, sfociato con Sky Match tra L84 e Sandro Abate mentre la Lazio si mangiava in casa il “fu” Bologna dei miracoli. Proprio alla stessa ora. Dire che la mattinata di tanti italiani era iniziata con la notte di Las Vegas e Max Verstappen per la quarta volta e consecutiva, campione del mondo di formula 1.
Un pomeriggio domenicale e il calderone degli sport minori ribolle quasi fosse il sugo della nonna. Da lì esce fuori un Kick Off capace di rimontare il non certo irresistibile Cagliari dal quale subisce ben quattro reti, un paio decisamente frutto d’errori più tecnici che tattici. Senza errori però le partite finirebbero tutte zero a zero.
Il Lamezia tra le mura amiche segna più gol al Francavilla che nelle prime sei giornate messe insieme. Abruzzesi che scendono verso la punta dello stivale e decidono di dare minuti a Marcelli, D’Alessandri, Zinni, Prenna e Riccio. Se non ricordate bene chi sono, ecco… Bastano però un paio di strappi decisi delle teatine titolari abituali e il Francavilla chiude il set con un comodo 6-3.
Nello scontro salvezza tra Verona e Foligno le scaligere portano a casa tutta la posta in palio, scavalcano le avversarie nella lotta per non retrocedere e si candidano ad un posto da comparsa alla Final Eight di Coppa Italia, oggi lontana solo un punto. Partita questa che più di altre racconta di come la Serie A femminile sia spaccata in due tronconi. Parlare di lotta per non retrocedere in una stagione nella quale è prevista una sola retrocessione diretta è difficile. Ad osservare bene la classifica oggi quel posto potrebbe già essere assegnato nel prossimo turno.
Fatta eccezione per la Kick Off, che grazie ad una difesa che pur subendo 4 delle 9 reti totali incassate proprio nell’ultimo turno risulta la migliore del campionato, c’è un lotto di squadre che mostrano di poter competere solo quando affrontano avversarie nel loro gruppo di talento. Un po’ come nella Formula 1, ci sono i top team e quelli che si giocano invece la zona punti.
La Serie A maschile inizia a prendere corpo, la classifica si dipana e a guardarla dal basso verso l’alto, il lettore più attento noterà la posizione del Pesaro. Terzultimo posto davanti solo alla coppia Cosenza e Benevento con un solo punto. Solo qualche anno fa, da quelle parti si celebrava non il basket ma il Main Round di UEFA Futsal Champions League. Una parabola discendente che sembra debba accomunare anche il sodalizio pesarese alle squadre che l’anno preceduta nella sua ricca striscia vincente.
Una sorta di Venni, Vedi, Vinci al quale possiamo aggiungere Defeci.