La LND alla Milan Games Week

La LND sarà alla Milan Games Week. Continua lo sforzo della Lega Nazionale Dilettanti di rendersi visibile e rilevante in uno spazio quello degli eSport che è profondamente diverso da quello tradizionale. Abituata ad agire in regime di monopolio, questa per la LND è davvero una sfida complessa da affrontare.

È riuscita a raccogliere un discreto numero di partecipanti intorno ai suoi tornei competitivi. Raccogliere 3000 iscritti in competizione con i grandi player del mercato competitivo e la stessa casa madre del gioco la EA è tanta roba, inutile nascondersi.

La competizione in quello spazio è durissima, soprattutto quando si rappresenta una istituzione con un brand che potremmo definire vetusto. I numeri del canale Twitch della LND rappresentano un interessante punto di partenza. I loro comunicati invece una certa ignoranza del mezzo.

Ottantacinque spettatori di media, sarebbero in teoria sufficienti se generati insieme ad un importante numero di ore di trasmissione a diventare canale partner della piattaforma. Gli ottocento visitatori successivi non contano nulla, letteralmente. Twitch non è lì per i VOD.

La LND ha scelto la strada dell’innovazione, quella di cercare nuovi tifosi e se necessario creare nuovi praticanti. Non accade spesso nello spazio istituzionale dello sport tradizionale.  La stagione e-sportiva 2024/2025, racconterà le emozioni di tutti i big match della eSerieD, del campionato eFemminile, della LND eCup e dei Tornei delle Regioni in formato digitale. Chapeau.

Se l’operazione riuscirà a diventare importante numericamente, se la community LND riuscirà a rivaleggiare con quelle realtà più radicate nel tempo e nella conoscenza dei giocatori: ESL, MLG, Halo, Blizzard, Faceit, ESEA, Activision, EGL, ECS; Nota a margine: la lista è interminabile, potrà dirlo solo il tempo.

Certo ad un costo marginale rispetto a quello che investono molte società nell’area dilettanti, quegli degli eSport hanno sicuramente una resa in termini di pubblico e di interesse nettamente superiori al calcio ma soprattutto al calcio a 5. Probabilmente però i Presidenti non ricevono la stessa soddisfazione onanistica dalla competizione digitale… eppure…

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