È arrivata la Kings League Italia

Quando il successo della Kings League in Spagna, la creatura di Gerard Piqué, s’era espansa fino a creare addirittura una Queens League avevamo prospettato la possibilità che questa versione del calcio a 7 potesse non solo approdare in Italia ma mangiarsi il poco spazio d’attenzione che gli spettatori riservano a quegli sport marginali.

Spazziamo subito qualsiasi dubbio. La Kings League sta al calcio come la WWE sta alla lotta come competizione sportiva. È puro spettacolo. Il suo successo tuttavia è da ricercarsi proprio nella sua capacità di creare spettacolo. La Kings League ricalca le linee narrative proprio della WWE, almeno negli elementi essenziali.

Tra le personalità che prenderanno parte alla Kings League Italia ci sono: GrenBaud (Simone Buratti): uno dei più seguiti creator su Twitch. Fedez (Federico Lucia) che ha bisogno di una presentazione allora vivete in una grotta e ne siete appena usciti. Er Faina (Damiano Coccia) e En3rix (Andrea Pirrera), streamers legati in qualche modo al calcio e allo sport, betting compreso. PirlasV (Pierino) e Gnabri: un gruppo di YouTubers di Bologna.

Sergio Cruz e Off Samuel: Sergio è un ex giocatore professionista brasiliano e Samuel ha ricevuto due volte lo YouTube Gold Creator. Marzaa (Francesco Marzano) un gamer con la passione per il simracing. Mirko Cisco (Mirko Virgilio) che deve il suo successo al canale Instagram dedicato ai consigli sulle scommesse sportive. Frenezy ai vertici tra gli streamer italiani, ZW Jackson (Antonio Pellegrino): gioca in una squadra di Terza Categoria nel milanese, personalità social.

Partite con due tempi di 20 minuti, regole particolari tra quali le carte segrete, il penalty del presidente, gli ultimi due minuti della partita sarà un tiro di dado a decidere quanti giocatori restano in campo. Teatro delle partite della Kings League Italia, l’Allianz Stadium di Torino.

Se non bastasse Lucianone Moggi come vicepresidente dei Boomers FC a formare una accoppiata devastante con Fedez, ci sono  Zlatan Ibrahimovic, presidente di Kings League Italia, e Claudio Marchisio, nominato Head of Competition. Unico giocatore attualmente annunciato è Emiliano Viviano, che ha già preso parte alla Kings World Cup con in Blur Stallions.

All’evento di presentazione erano presenti Gigi Buffon, Alex Del Piero, Andrea Pirlo, Luca Toni e Francesco Totti.

Gli eventi saranno trasmessi in streaming su Twitch, TikTok, YouTube e X. Ovviamente niente canali più tradizionali, semplicemente perché non si trova il loro attuale pubblico, quello che già seguono le personalità social e non si trova nemmeno lì il pubblico potenziale.

La Kings League si mangerà quel poco di pubblico che potenzialmente poteva incappare in qualche sport minore. La Kings League non è uno sport ma è più divertente di molti sport. Soprattutto quelli che si prendono troppo seriamente e sicuramente più seriamente di quello che consentirebbe l’ampiezza del loro pubblico.

In uno dei bacini di pubblico maggiore per il futsal, si lamenta per la scorsa stagione e per quella attuale, una drastica diminuzione del pubblico che segue le trasmissioni in diretta delle partite della Liga. Indovinate un po’ dove sono finiti quegli spettatori? Sono approdati alla Kings League, quella originale. Perché? Per lo stesso motivo per il quale la WWE è un colosso mondiale dell’intrattenimento: hanno migliori linee narrative. Per un pubblico che vuole vedere uno spettacolo, la Kings League è capace di massimizzarlo.

Era facile intuire che la Kings League fagocitasse così tanta attenzione, se pensate davvero che i ragazzini e le ragazzine vengano ad assiepare gli spalti del vostro sport invece che andare a vedere i loro idoli social, allora davvero vivete ancora in una grotta. Quando sarà annunciata la lista degli ex calciatori, allora l’appeal si sposterà anche ai nostalgici della gloriosa Serie A, quella del “campionato più bello del mondo”.

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