Lezioni di Dragon Age: The Veilguard: Legami, Party e Scoperte Inaspettate

LE LEZIONI IMPARATE DA DRAGON AGE: THE VEILGUARD: SCOPRENDO I LEGAMI PIÙ INASPETTATI NEL PARTY

All’inizio, non avevamo un’opinione positiva di Neve, la maga di Tevinter diventata investigatrice privata. La sua freddezza e il suo tono giudicante ci sembravano insopportabili, e persino il suo stile ci risultava eccessivo. Pensavamo: “Ok, lasciamola da parte e proviamo con gli altri.”

Purtroppo, le prime impressioni sugli altri non furono migliori: Bellara, l’archeologa troppo esuberante, e Taash, l’ammazzadraghi burberə, non rendevano la scelta del party più semplice. Così, per comodità, ci siamo concentrati sui personaggi più accattivanti: Davrin con il suo grifone e Lucanis, un maestro assassino con vibrazioni alla Ezio Auditore.

L’IMPORTANZA DI UN PARTY BILANCIATO

Usare sempre gli stessi compagni si è però rivelato un limite. Le abilità di Davrin e Lucanis, per quanto interessanti, non si combinano efficacemente. Il gioco premia le sinergie: applicare un effetto con un personaggio e sfruttarlo con un altro produce danni significativi. Non collaborare significa non solo perdere opportunità tattiche, ma anche mancare il cuore dell’esperienza di The Veilguard: costruire relazioni.

Abbiamo quindi deciso di dare una seconda possibilità a Taash, il cui passato si è rivelato ben più complesso di quanto immaginato. La sua storia affronta temi di identità, retaggio e difficili rapporti familiari. Questa prospettiva ha trasformato il nostro rapporto, rendendolo più profondo e autentico.

LE STORIE NASCOSTE DEI COMPAGNI

Spinti dalla curiosità, ci siamo dedicati anche alle quest di Harding, inizialmente poco interessante, ma che ha rivelato un sorprendente sviluppo narrativo. Tra avventure nelle profondità di Kal-Sharok e intense boss fight, ogni compagno ha avuto il suo momento di crescita. Questi dettagli, uniti a interazioni casuali come dialoghi sulla colazione o ricordi del passato, hanno dato al party un’inaspettata umanità.

LA LEZIONE

Non lasciarti ingannare dalle prime impressioni. Ogni personaggio di Dragon Age: The Veilguard ha una profondità che emerge solo con il tempo. Chi sembrava rudo si è rivelato guardingo per necessità, mentre chi pareva frivolo nascondeva storie toccanti. Abbiamo imparato che conoscere davvero qualcuno richiede tempo e attenzione.

PS: Però continuiamo a trovare il look di Neve decisamente kitsch.

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