T1 trionfa alla finale del mondiale di League of Legends 2024 nella O2 Arena

Grande spettacolo nella O2 Arena, gremita per il gran finale del mondiale di League of Legends organizzato da Riot Games.

T1 si conferma campione del mondo per la seconda volta consecutiva, rimontando i cinesi del Bilibili Gaming DreamSmart in una sfida che resterà nella storia degli esports.

La finale del 2 novembre 2024 ha segnato una pietra miliare per il panorama internazionale degli esports. La capacità di riempire completamente un’arena come la O2 di Londra, con oltre 15.000 spettatori e biglietti sold out in pochi secondi, testimonia un entusiasmo sempre più palpabile per il settore. Dopo aver toccato Cina, Islanda, Messico e Corea del Sud, quest’anno il mondiale ha portato League of Legends nel cuore dell’Europa, con qualificazioni tra Berlino e Parigi prima del gran finale a Londra.

T1: La leggenda di Faker continua

Il roster guidato da Faker, affiancato da Zeus, Oner, Gumayusi e Keria, ha conquistato il suo quinto titolo iridato con una prestazione straordinaria. Nonostante lo svantaggio iniziale, T1 ha ribaltato il risultato (3-2) grazie anche all’impatto decisivo di Faker nel quinto match, che gli è valso i titoli di miglior giocatore del torneo e della partita.

Bilibili Gaming, nonostante una prestazione di alto livello, ha visto sfumare il sogno di vittoria. Bin e compagni non sono riusciti a capitalizzare il primo match ball, soccombendo di fronte alla rimonta coreana.

Un evento da ricordare

Lo spettacolo non si è fermato al gioco. La cerimonia d’apertura, diretta dal celebre regista Hamish Hamilton, ha visto esibirsi artisti come Tiffany Aris, Ash Nikko, Mars Atlas e i Linkin Park con la nuova cantante Emily Armstrong, presentando il brano Heavy is the Crown. Luci, fuochi d’artificio e un villaggio commerciale interattivo hanno reso l’evento un’esperienza memorabile per i fan.

Verso il futuro

Con Londra che saluta il mondiale, l’edizione 2025 si sposterà a Chengdu, in Cina, promettendo nuovi momenti di gloria. L’Europa, intanto, archivia questa tappa con orgoglio, consapevole di aver contribuito a una pagina storica per il mondo degli esports.

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