Ma quale Classico…

Le etichette servono al massimo nei supermercati e anche li sembrano destinate ad essere sostituite dai QR code.

Figurarsi nello sport e peggio ancora in uno minore come il futsal femminile. Già sanguinano gli occhi a dover leggere: “pokerissimo”, “forza nove” e “ottovolante”. A ripetizione, ogni dannata domenica.

Il futsal italiano ha già un suo proliferare di derby, vale tutto anche se condividono lo stesso cielo, è derby. Ora abbiamo un classico, di cosa non è dato capirlo. Una delle due squadre solo otto stagioni fa militava in Serie C, ora dopo due titoli è già classico. Non c’è storia, non c’è tradizione però quando si è più pro loco che altro diventa facile trasformare un incontro in qualcosa che non è.

Il Pescara, nelle sue ultime tre denominazioni sociali, da quando affronta il sodalizio del presidente Intini, ha vinto una sola volta. 5 marzo 2023, Giovinazzo, un 2-3 inaspettato. Per il resto è stato un bagno di sangue sportivo. Così almeno per mostrare che esistono altre figure retoriche. Uno scontro di stelle, forse. Ma una delle due squadre s’è fatta battere da una compagine che a stretto giro d’orologio è stata seppellita sotto un cumulo di gol dalla Kick Off che non è certo una corazzata. Non vince nulla da 4 anni il Pescara e non c’è arrivato nemmeno vicino.

A quale sfida ci riferiamo? Attenzione in difesa nella sfida contro le biancoazzurre? Ma le leggete le interviste prima di pubblicarle? Il Pescara ha segnato 19 reti, una in più del CMB, non la mette dentro nemmeno con le mani. A meno di non voler considerare anche la sfida con la neopromossa lucana: un classico, una sfida stellare. Le adriatiche allenate da Amparo hanno il peggior attacco tra le prime quattro.

“Cantami, o Diva, del Pelide Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei”.

Probabilmente questo è mantra che guida il racconto del calcio a 5 italiano. Il lettore designato non è il tifoso, l’appassionato. Per il quale non si mostra nessun rispetto se si continua ad imbonirlo. C’è la ricerca dell’epica anche quando non c’è nessuna traccia, nemmeno apparente. La propaganda è il fine ultimo.

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