Un GP d’Ordinaria Follia

Ricordate il film Un Giorno di Ordinaria Follia con Michael Douglas? Ecco, qualcosa di simile è successo a Interlagos durante il GP del Brasile, ventunesima tappa del mondiale. Qui si è corsa anche la quinta gara sprint della stagione, e la lotta per il titolo piloti potrebbe aver raggiunto un punto di svolta: se nella sprint ha trionfato Lando Norris, è stato invece Max Verstappen a dominare nella gara della domenica. Se riuscirà a mantenere la sua posizione davanti al britannico della McLaren, il quarto titolo mondiale sarà una realtà.

Durante questo weekend, Oliver Bearman ha sostituito Kevin Magnussen, assente per problemi di salute. Tuttavia, per l’inglese le cose non sono andate benissimo, comprensibile dato che è solo al suo terzo gran premio e al primo in queste condizioni.

Gara SprinT

Nella gara del sabato, ha trionfato Lando Norris, sfruttando il gioco di squadra con Oscar Piastri per uno scambio di posizione, anche se hanno rischiato con il tempismo prima della VSC. Dietro le due McLaren, Charles Leclerc ha conquistato il terzo posto, approfittando della penalità inflitta a Max Verstappen per aver tentato una manovra di sorpasso durante la VSC. L’olandese, però, si è dimostrato più competitivo su questo tracciato. Quinto si è piazzato Carlos Sainz, più distanziato rispetto ai primi quattro, seguito da George Russell, costantemente fuori dalle posizioni di vertice. A chiudere la zona punti sono stati Pierre Gasly e Sergio Perez, che negli ultimi giri ha superato il giovane rivale Liam Lawson, in lotta per un sedile nella prossima stagione. Male Lewis Hamilton, che ha chiuso solo decimo.

Gara della domenica

Protagonista indiscussa della domenica è stata la pioggia, che ha costretto a rimandare le qualifiche al giorno stesso e ha causato numerosi episodi caotici, soprattutto durante la gara. In mezzo a questo trambusto, Max Verstappen è tornato alla vittoria dopo dieci gare (l’ultima vittoria risale a Barcellona). La sua Red Bull ha brillato in queste condizioni, nonostante l’olandese partisse dalle retrovie, aiutato anche dalla bandiera rossa causata da un incidente senza conseguenze per Colapinto. Alla ripartenza, ha preso il comando e lo ha mantenuto fino alla fine, consolidando così il suo quarto titolo mondiale.


Chi ha invece sprecato una grande occasione è stato Lando Norris: una partenza disastrosa dalla pole e due ripartenze dalla Safety Car piene di errori lo hanno relegato al sesto posto. Per citare Guido Schittone: questa è la differenza tra un campione e un buon pilota. Sul podio sono saliti a sorpresa le due Alpine di Ocon e Gasly, che hanno saputo sfruttare al meglio ogni situazione favorevole, conquistando così il primo doppio podio per la scuderia francese sotto il suo attuale nome.

Fuori dal Podio

George Russell ha chiuso quarto, mancando però una grande occasione. Quinto Charles Leclerc, alle prese con una Ferrari poco competitiva sul bagnato. Settimo Yuki Tsunoda, che ha chiuso davanti a Oscar Piastri, autore di una gara anonima. A completare la zona punti sono stati Liam Lawson e Lewis Hamilton, mentre Sergio Perez è rimasto fuori dai punti.

Fuori anche Carlos Sainz a causa di un incidente; Alexander Albon non è neanche partito a causa di un crash nelle qualifiche e Lance Stroll è finito fuori pista nel giro di formazione, ritirandosi. Degna di nota è la bandiera nera sventolata a Nico Hulkenberg, squalificato per aver ricevuto aiuto dai commissari per rientrare in pista, un episodio che non accadeva dal 2007, quando coinvolse Giancarlo Fisichella e Felipe Massa.
Si può dire che non sono mancate le emozioni. Ora ci attende una pausa di tre settimane, poi si ritornerà negli Stati Uniti per il GP notturno di Las Vegas, dove le monoposto sfrecceranno fra i casinò e perché no, magari anche scommettere.

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