Unknown 9: Awakening – Un universo transmediale fallito nel primo passo

Unknown 9: Awakening è stato pensato come il primo capitolo di un vasto universo transmediale, ma qualcosa è andato terribilmente storto.

Di solito, apriamo le recensioni con un aneddoto o un commento personale, ma non in questo caso: Unknown 9 è un gioco che vi consigliamo di evitare. Non solo è mediocre rispetto agli standard dei giochi AAA, ma sembra una pallida imitazione di franchise molto più affermati.

Ambientato in un universo espanso con romanzi, fumetti, un podcast e altro, Awakening cerca di seguire l’esempio di franchise come Star Wars o Harry Potter. Tuttavia, mentre questi ultimi hanno avuto anni per perfezionarsi, Unknown 9 appare come un progetto costruito più per il potenziale di marketing che per una reale passione narrativa.

Il gioco offre una rara protagonista indiana, Haroona, inserita in una vendetta ambientata in India pre-indipendenza. La prima missione ci fa esplorare una città immaginaria, Chamiri, dove ci siamo sentiti “a casa” per un breve istante. Tuttavia, il fascino iniziale svanisce rapidamente con livelli ripetitivi e una storia che non riesce a coinvolgere.

In termini di gameplay, Unknown 9 segue le orme di giochi come Uncharted, con un focus maggiore sullo stealth. Haroona può accedere al “Rovescio”, una dimensione magica, che richiama la “Forza” di Star Wars. Anche l’abilità di “stepping”, che permette di controllare temporaneamente i nemici, risulta divertente ma non salva il gioco.

A livello tecnico, il gioco soffre di problemi grafici evidenti. La scarsa illuminazione e la mancanza di definizione rovinano l’esperienza visiva, e anche in condizioni ottimali il risultato è deludente.

In conclusione, Unknown 9: Awakening è un titolo noioso e generico, un tentativo fallito di creare una saga avvincente.

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