Sul circuito dedicato ai fratelli Rodríguez si è corso il Gran Premio del Messico, ventesima prova del mondiale di F1. La Ferrari ha trionfato grazie a Carlos Sainz, che con determinazione ha raggiunto una vittoria attesa fin dal GP d’Australia. La Rossa torna così a vincere in Messico, un’impresa che mancava dal 1990 con Alain Prost. Sul fronte del campionato piloti, Norris guadagna punti su Verstappen riducendo il distacco a meno di 50 punti, mentre in classifica costruttori Ferrari supera Red Bull, conquistando il secondo posto e avvicinandosi alla McLaren.
Sainz, partito con qualche difficoltà, ha compiuto un sorpasso decisivo su Verstappen alla curva 1 e ha mantenuto la posizione fino al traguardo. Guida precisa e ritmo costante: una vittoria che lo gratifica prima del suo addio alla scuderia italiana a fine stagione. In seconda posizione, Lando Norris è stato solido ma ancora lontano dalla vittoria: ha perso terreno inizialmente, recuperando solo nel finale, ma ormai troppo tardi. Gli manca forse quel guizzo per concretizzare il sogno mondiale. Al terzo posto si piazza Charles Leclerc, che ha lottato con una vettura difficile da gestire a causa delle alte temperature, rischiando un’uscita all’ultima curva, ma chiudendo con buoni punti per Ferrari.
Le Mercedes di Hamilton e Russell chiudono al quarto e quinto posto, impegnati in una lunga lotta interna, ma staccati dai primi tre, come dimostrato dal distacco in gara. Max Verstappen, sesto, ha cercato di mettere pressione a Norris ma ha finito per commettere errori, incassando una penalità di 20 secondi, insolita per un pilota del suo calibro. Le strategie attuali potrebbero iniziare a penalizzarlo.
Buona gara per le Haas, con Magnussen settimo e Hulkenberg nono. Piastri, partito indietro, recupera fino all’ottavo posto con la sua McLaren. Decimo Gasly, che porta punti preziosi all’Alpine. Deludente invece Sergio Pérez, che dopo una qualifica negativa conclude ultimo per i danni subiti nella lotta con Liam Lawson, possibile successore in Red Bull. Neanche davanti al pubblico di casa riesce a invertire la crisi del team. Sfortunato anche Fernando Alonso, costretto al ritiro durante la sua gara numero 400.
Ora, la Formula 1 si prepara per il Brasile, sul tecnico circuito di Interlagos, dove la battaglia per i titoli continua con prospettive ancora aperte.