Dopo tre giornate. Decisamente Fable-Less.

Tre giornate di Serie A femminile di futsal e anche se sembrano poche per chi è abituato a seguire tornei con venti squadre, sono tantissime quando le squadre sono poche e perfino in numero dispari. Con tredici squadre si fa presto a perdere terreno. Basta una sconfitta imbarazzante e un pareggio e voilà, si è già attardati.


Le squadre da considerare di rincorsa alla corazzata del presidente Intini che ha dicembre riceverà il costoso dono di Debora Vanin, fa le prove con il giovane portiere contro la Lazio. Finisce con un pareggio che le biancocelesti impongono ad una squadra decisamente con altre ambizioni. Il ritmo blando delle neroverdi opposto al furore agonistico della Lazio è una di quelle differenze che più si stagliano nel contesto d’una partita sicuramente complicata anche dall’espulsione di Jozi.

Il pareggio del Francavilla è un ottimo risultato per una squadra che non è più quella capace di umiliare l’avversario di un derby che è più di campanile che geografico. Negli ultimi due anni il Francavilla ha perso prima Tampa e poi Vanin ma è capace di restare attaccata lì nelle posizioni alte della classifica. Un merito agonistico che va riconosciuto.

Se il 5 a 2 rifilato tra le mura, strette, del palazzetto di casa dal CMB alla VIP rivela qualcosa è che la squadra di Neri difficilmente sarà solo una comparsa e che la sconfitta del Pescara di sette giorni prima è più sanguinosa di quello che può apparire. Potremmo anche indicare ai più distratti che le reti di Schinaider e Viera raccontano che è possibile investire in talento anche se non ha una età pensionabile e non gioca da quando non c’era le telefonia cellulare.

Un po’ così questo inizio di stagione, interlocutorio. Forse è solo una favola che parte male, dal ritmo lento.

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