Red Bull al centro della polemica FIA sul dispositivo di regolazione dell’altezza da terra

La Red Bull ha confermato di essere la squadra di Formula 1 al centro della polemica riguardante un dispositivo di regolazione dell’altezza da terra, che ha portato all’intervento della FIA prima del Gran Premio degli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Autosport, inizialmente erano emersi sospetti che una squadra fosse in grado di modificare l’altezza del “bib” nella parte anteriore del fondo dell’auto tra le qualifiche e la gara utilizzando un dispositivo nel cockpit. Una pratica vietata dalle regole del parc fermé.

Mark Hughes di The Race ha poi rivelato che, dopo le qualifiche del Gran Premio di Singapore, alla squadra era stato ricordato che alterare l’altezza del bib violava le regole del parc fermé. Per la gara hanno rispettato l’impostazione originale.

Un portavoce della Red Bull ha confermato alla BBC che si tratta della loro squadra. Ha chiarito che il dispositivo non poteva essere usato in modo illecito. “Sì, [il dispositivo] esiste, ma è inaccessibile una volta che l’auto è completamente assemblata e pronta per correre,” ha spiegato. Ha inoltre aggiunto che la Red Bull ha concordato con la FIA un piano per il futuro.

Il Vantaggio

Regolare l’altezza del bordo anteriore del fondo potrebbe migliorare le prestazioni aerodinamiche durante le qualifiche. Alzare l’altezza per la gara permetterebbe di adattarsi al maggior peso dovuto al carburante e di evitare un’usura eccessiva della tavola inferiore. Così da mantenere almeno il 90% del suo spessore originale.

A partire dal Gran Premio degli Stati Uniti, i comandi per la regolazione dell’altezza del bib dovranno essere fisicamente sigillati. In una nota, la FIA ha dichiarato: “Qualsiasi modifica della distanza del bib anteriore durante le condizioni di parc fermé è severamente vietata”. Sottolineando il loro impegno a far rispettare le regole.

Lando Norris, rivale di Max Verstappen per il titolo, ha condiviso la sua opinione in conferenza stampa. Affermando che, pur non essendo chiaro quanto la Red Bull abbia potuto trarre vantaggio da questo dispositivo, probabilmente non ha avuto un impatto decisivo sulle gare. Tuttavia, ha ammesso che in sessioni di qualifica molto ravvicinate, potrebbe aver dato un piccolo vantaggio.

Norris ha anche distinto questa vicenda da un recente episodio che ha coinvolto la McLaren. Costretta a modificare l’ala posteriore dopo che erano emerse preoccupazioni sulla sua flessibilità. Ha lodato l’azione della FIA, affermando: “C’è una netta differenza tra questioni bianche e nere,” e ha evidenziato come l’innovazione all’interno dei limiti delle regole sia parte integrante della Formula 1.

Oscar Piastri ha condiviso il punto di vista di Norris. Sottolineando che, sebbene le squadre di F1 cerchino spesso di spingere i limiti del regolamento, in questo caso si è superata chiaramente la linea.

Verstappen ha minimizzato la questione. Sostenendo che la Red Bull non ha nulla da nascondere. Dato che il dispositivo era elencato nei documenti ufficiali presentati alla FIA. Ha inoltre ribadito che il dispositivo non è utilizzabile una volta che l’auto è completamente assemblata.

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