Si è disputato l’undicesimo e penultimo round del mondiale Superbike sul circuito di Estoril, in Portogallo. Toprak Razgatlioglu si avvicina sempre di più al titolo mondiale con due vittorie nelle gare lunghe, mentre Nicolò Bulega ha conquistato la vittoria nella Superpole Race. Il verdetto per il titolo piloti è stato quindi rinviato all’ultimo round, che si terrà in Spagna il prossimo weekend. Oltre al titolo piloti, verrà assegnato anche il titolo costruttori, con un duello serrato tra Ducati e BMW, separate da un margine ridottissimo.
Gara 1
In questa gara del sabato, Toprak ha adottato un atteggiamento cauto nei primi giri per evitare contatti o cadute che avrebbero potuto coinvolgerlo. Successivamente, ha iniziato a sorpassare i suoi avversari e, una volta in testa, ha imposto il suo ritmo, diventando imprendibile e avvicinandosi sempre di più al secondo titolo. Nicolò Bulega ha faticato, ma è riuscito a conquistare il secondo posto, cercando di perdere meno punti possibile dal turco della BMW, per portare l’assegnazione del titolo all’ultimo round.
Terzo un ottimo Iker Lecuona con la sua Honda, che torna sul podio per la seconda volta in carriera dopo il round olandese del 2022, davanti ad Alex Lowes e a un buon Jonathan Rea su Yamaha. Numerose le cadute tra i protagonisti della lotta per il podio: Petrucci, Locatelli mentre era terzo, e soprattutto Alvaro Bautista, che con questa caduta dice ufficialmente addio alla possibilità di vincere il terzo titolo mondiale consecutivo.
Superpole Race
In una gara entusiasmante fino all’ultimo, Nicolò Bulega ha trionfato sul suo diretto rivale per il titolo, Toprak Razgatlioglu, con un distacco di soli tre millesimi, un margine talmente ridotto da mettere spavento a tutti gli altri. Terzo classificato, Alvaro Bautista, pur distaccato, ha mostrato un buon passo e, soprattutto, partirà in prima fila nella gara pomeridiana, con l’obiettivo di riscattarsi dopo la caduta di sabato. Quarto un solido Andrea Locatelli con la Yamaha, penalizzato però dalla mancanza di potenza del motore sul rettilineo. In quinta posizione si è piazzato Danilo Petrucci, seguito da Alex Lowes, dai due piloti Honda, Xavi Vierge e Iker Lecuona, con Andrea Iannone a chiudere la griglia delle prime tre file. Male in questa gara Jonathan Rea, caduto quando la sua classifica si stava facendo più complicata rispetto a Gara 1.
Gara 2
Un copione già visto in Gara 1 per la vittoria di Toprak Razgatlioglu, che anche questa volta parte in sordina per poi cominciare a prendere ritmo con tempi e sorpassi, fino a diventare imprendibile una volta al comando della gara. Secondo posto per Nicolò Bulega, seguito dal compagno di squadra Alvaro Bautista. Lo spagnolo, ormai fuori dai giochi per il mondiale, si comporta da vero scudiero. Un gesto non scontato per un pluricampione come lui. Quarto Jonathan Rea, che ha mostrato un miglioramento rispetto alla mattinata.
Quinto posto per Van Der Mark, che dopo due gare complicate riesce a ottenere una buona posizione. Petrucci, con il settimo posto, si aggiudica il campionato piloti per i team indipendenti, e porta anche il suo team, Barni, alla vittoria nel campionato costruttori sempre per i team indipendenti. Alex Lowes ha faticato, finendo fuori dalla top 10, mentre Locatelli è caduto di nuovo mentre era nelle prime posizioni.
La prossima settimana il campionato si concluderà in Spagna, sul circuito di Jerez, chiudendo una stagione il cui verdetto sarà definitivo.