Bethesda ha fatto una brusca inversione di rotta con Shattered Space, la prima espansione di Starfield, che sembra fatta apposta per chi non ha apprezzato il gioco base. Se non ti piaceva esplorare infiniti pianeti, non temere: l’intero DLC è ambientato su un solo pianeta, piccolo e ben definito. Non apprezzavi la generazione procedurale? Nessun problema, tutte le location sono state create a mano.
La trama ruota attorno alla poco approfondita Casa Va’ruun, un gruppo di scissionisti umani. Il DLC ti trasporta nella loro capitale, Dazra, dove dovrai affrontare una frattura spazio-temporale. Tuttavia, Shattered Space lascia da parte molte delle caratteristiche che definiscono Starfield, come la personalizzazione e i combattimenti spaziali.
L’espansione si concentra invece su una singola missione di fazione e su una storia che rivela i segreti dei Va’ruun, una razza estremamente noiosa, il cui fanatismo religioso e mancanza di carisma rendono l’intera esperienza pesante. Le scelte narrative, che inizialmente sembrano profonde, finiscono per essere poco rilevanti e prive di impatto sul gioco nel suo complesso.
Anche se il DLC introduce alcune nuove armi ed esplosivi, i nemici risultano fastidiosi e il combattimento è frustrato dai loro continui teletrasporti. Fuori dalla missione principale, ci sono pochi incentivi per continuare a esplorare. In definitiva, Shattered Space tradisce lo spirito di Starfield, limitando l’esperienza a una piccola area terrestre, senza offrire nuove sfide o motivi per tornare a giocare.