Ottavi con vista

L’Ucraina si gioca il secondo posto nello scontro diretto contro l’Afghanistan, e si preannuncia una battaglia intensa contro una formazione ostica, capace di mettere in difficoltà l’Argentina, perdendo solo di misura. Ad Andijan, la squadra di Kosenko arriva forte di una prestazione convincente nella precedente sfida contro l’Angola.

La cronaca

Il match inizia con l’Afghanistan subito aggressivo in attacco, pressando a tutto campo, mentre gli ucraini cercano spazi con maggiore calma per colpire. La prima occasione è per la formazione asiatica, con Norowzi che costringe Zukhov al primo intervento. L’Ucraina risponde con Sheved, che intercetta un passaggio pigro degli avversari e calcia, trovando un’ottima risposta di Safari. Ancora Norowzi ci prova, stavolta con un pallonetto, ma la conclusione è troppo alta. Gli afghani attaccano con convinzione, sostenuti dal tifo dei loro supporter. Safari si fa trovare pronto su un tiro di Shoturma.

Gli ucraini iniziano a creare occasioni e vanno vicini al vantaggio, ma Zhuk colpisce il palo. Al quattordicesimo minuto arriva l’episodio che sblocca la gara: dopo un controllo VAR, viene assegnato un rigore, inizialmente considerato un calcio di punizione dal limite. Abakshin conquista il fallo, e Zhuk dal dischetto non sbaglia come nel match precedente. Sbloccata la partita, l’Ucraina sfiora subito il raddoppio con Zvarych, ma Safari chiude la porta. È poi Korsun a provarci con un pallonetto, ma Safari devia di testa. Sul corner successivo, arriva il 2-0 grazie ad Abakshin, che devia il tiro di Zvarych. Tutto accade nel giro di un minuto e cinque secondi.

Sul finale del primo tempo, l’Afghanistan prova la tattica del portiere di movimento, ma non trova spazi, complice la buona difesa ucraina. Poco prima dell’intervallo, i gialloblu sfiorano il 3-0 con Shoturma, che colpisce il palo. Termina il primo tempo, ma la partita è ancora apertissima.

Secondo Tempo

Il secondo tempo inizia con un’enorme occasione per Abakshin su calcio d’angolo, ma da pochi passi colpisce la traversa, fallendo il 3-0. Poco dopo, ha una doppia occasione: una punizione di Zvarych viene respinta corta da Safari, Abakshin si avventa sulla palla, ma Safari respinge ancora in angolo. L’Afghanistan si riaffaccia in attacco con Mohammadi, ma Zukhov respinge senza troppa difficoltà. Gli afghani insistono con un fallo laterale, e Mykytiuk rischia di commettere un errore; sugli sviluppi del corner, Gholami segna su assist di Hossein Poor, riaprendo la partita.

Gli afghani prendono coraggio, e Norowzi va vicino al pareggio con un tiro che finisce di poco a lato. Poco dopo, Hossaini recupera palla e calcia, ma Zukhov respinge lateralmente. Gli ucraini rischiano sugli attacchi avversari, ma si riaffacciano in attacco con Mykytiuk, trovando un attento Safari. L’Ucraina continua a cercare il gol, sfiorando il nuovo doppio vantaggio con Shoturma, ma Safari compie un’altra grande parata. La partita prosegue con potenziali occasioni da entrambe le parti, ma nessuna viene concretizzata.

Da un fallo laterale, arriva il nuovo doppio vantaggio ucraino: Zvarych segna su assist di Semenchenko. L’Afghanistan reinserisce il portiere di movimento, ma viene subito punita da Korsun, che appoggia facilmente in rete a porta vuota su assist di Abakshin per il 4-1 finale. Gli afghani continuano con il portiere di movimento, ma senza successo fino al fischio finale.
Con questa vittoria, l’Ucraina conquista il secondo posto nel gruppo C e la qualificazione agli ottavi, mentre l’Afghanistan, nonostante una prestazione di tutto rispetto, dovrà attendere i risultati degli ultimi due gironi per sapere se riuscirà a passare come una delle quattro migliori terze, dove la differenza reti sarà decisiva.

Per la squadra di Kosenko, il prossimo appuntamento sarà contro i Paesi Bassi, secondi nel gruppo A. L’Ucraina parte favorita, ma dovrà mantenere alta la concentrazione: nelle partite a eliminazione diretta non ci sono margini d’errore, ed è fondamentale essere cinici e spietati quando si presentano le occasioni. Il match si terrà il 24 settembre alle 17.

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