Oscar Piastri vince il Gran Premio dell’Azerbaigian: la strategia McLaren trionfa

Oscar Piastri ha avuto una piccola finestra di opportunità per vincere il Gran Premio dell’Azerbaigian, e l’ha sfruttata al massimo. Dopo aver compiuto una manovra audace, sorpassando la Ferrari di Charles Leclerc per prendere il comando, ha mantenuto la posizione con calma apparente ma determinazione feroce. Leclerc è rimasto incollato ai suoi specchietti fino agli ultimi giri, mentre Sergio Perez e Carlos Sainz si sono uniti alla battaglia, creando uno spettacolo mozzafiato. Ma all’interno della McLaren, Piastri è rimasto freddo e concentrato, regalando una prestazione magistrale.

Il sorpasso di Piastri su Leclerc nella seconda fase della gara è stato un’azione ad alto rischio, eseguita proprio mentre le gomme dure di Leclerc stavano ancora raggiungendo la temperatura ottimale. Piastri ha poi ammesso di aver pensato che ci fosse solo il 50% di possibilità che la mossa funzionasse. Un elemento chiave che ha impedito a Perez di avvicinarsi di più a Leclerc è stata la strategia astuta della McLaren, che ha sfruttato Lando Norris per bloccare Perez e impedirgli un undercut su Piastri.

Il ruolo cruciale di Norris

In modo ironico, considerando le polemiche sugli ordini di scuderia della McLaren all’inizio del weekend, Norris ha giocato un ruolo decisivo nella vittoria di Piastri. La sua sfortuna in qualifica lo ha fatto partire dalla quindicesima posizione, mentre Piastri era in prima fila accanto al poleman Leclerc. Questo ha permesso alla McLaren di usare Norris strategicamente per ritardare Perez, consentendo a Piastri di mantenere il secondo posto con un overcut.

Perez si è trovato bloccato dietro Norris, che deliberatamente ha rallentato per ostacolarlo ulteriormente, dando così a Piastri il tempo necessario per allungare il suo vantaggio. Senza questo intervento di Norris, Perez avrebbe potuto avvicinarsi a Leclerc con gomme più fresche.

L’audacia di Piastri

Inizialmente concentrato sulla difesa del secondo posto, Piastri ha cambiato tattica dopo aver guadagnato terreno su Leclerc grazie a un pit stop anticipato. Il suo giro di rientro è stato tre secondi più veloce, riducendo drasticamente il divario. Ignorando un’istruzione cauta del suo ingegnere, Piastri ha colto l’opportunità quando si è presentata, superando Leclerc all’inizio del ventesimo giro, un momento cruciale in cui le gomme del monegasco erano ancora fredde. Leclerc, preso alla sprovvista, ha ammesso dopo la gara di aver sottovalutato la situazione e che avrebbe dovuto difendersi meglio.

Un vantaggio aerodinamico

Un altro elemento sorprendente della gara è stata la velocità in rettilineo della McLaren. Sia Ferrari che McLaren avevano configurazioni simili per l’ala posteriore, ma quella della McLaren mostrava una leggera deformazione controllata ad alte velocità, riducendo la resistenza aerodinamica e fornendo un vantaggio non indifferente.

Per quasi 30 giri, Piastri e Leclerc hanno lottato spalla a spalla, con Leclerc spesso a portata di DRS ma incapace di passare. Nonostante la pressione incessante, Piastri ha difeso con grinta la sua posizione, costringendo Leclerc a consumare le gomme nell’aria sporca. Nelle fasi finali, anche Sainz e Perez si sono inseriti nella lotta, ma alla fine le gomme di Leclerc hanno ceduto, permettendo a Piastri di tirare un sospiro di sollievo.

Un finale drammatico

Il degrado delle gomme di Leclerc ha innescato un finale carico di tensione. Al penultimo giro, una collisione tra Perez e Sainz ha regalato a George Russell un podio inaspettato, mentre Max Verstappen ha faticato a causa dei problemi alla vettura, restando nelle retrovie.

La vittoria straordinaria di Piastri, insieme al quarto posto e al giro più veloce di Norris, ha riportato la McLaren in testa al campionato costruttori per la prima volta in oltre un decennio. Una vittoria che è stata il risultato non solo dell’abilità di Piastri al volante, ma anche della brillante strategia del team. Il team principal della McLaren, Andrea Stella, ha sintetizzato così: “Che gara straordinaria e che lavoro di squadra impeccabile, con Lando che ha dato il suo contributo per aiutare Oscar.”

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