Renault in crisi interna sulla strategia F1: potenziale investitore pronto a salvare il progetto motori

Renault si trova a fronteggiare una crescente opposizione interna alla sua strategia per Formula 1. Una situazione che potrebbe sorprendentemente avvantaggiare un investitore interessato a mantenere in vita il progetto del motore.

La casa automobilistica francese sta valutando diverse opzioni sia per il team con marchio Alpine. Spesso al centro di voci di vendita, per il programma motori, che al momento è destinato alla chiusura. Nonostante Renault continui a ribadire che non intende vendere il proprio team di F1, la chiusura del reparto motori di Viry-Chatillon prosegue. Con l’amministratore delegato Luca de Meo intenzionato a perseguire una strategia più sostenibile sul piano economico.

Questa decisione ha provocato una dura reazione da parte del Consiglio dei Lavoratori di Alpine Racing, che rappresenta i dipendenti del reparto motori. Che sta facendo pressioni affinché Renault riveda le sue scelte. Le proteste, iniziate a Monza e accompagnate da uno sciopero a Viry, culmineranno questa settimana in una manifestazione più ampia davanti alla sede centrale di Renault. Con il supporto del sindacato CGT Renault.

Se da un lato le proteste pubbliche hanno creato imbarazzo per Renault, dall’altro si ritiene che almeno due soggetti, tra cui l’organizzazione LKYSUNZ, abbiano avviato trattative con i vertici aziendali per esplorare possibilità di investimento. LKYSUNZ, che in precedenza non è riuscita a ottenere un posto in F1, ha ora concentrato i propri sforzi nell’investire in una squadra esistente.

Nonostante la cessione del 24% delle quote del team a un consorzio statunitense lo scorso anno, l’interesse verso Alpine rimane alto. Tuttavia, il futuro del programma motori di Renault rappresenta un fattore chiave per attirare potenziali acquirenti. Flavio Briatore, consulente F1 di Renault, ha difeso la decisione di abbandonare il progetto motori, citando le scarse performance nell’era dei motori ibridi turbo V6. Tuttavia, Briatore è visto come una figura centrale per facilitare la vendita di Alpine. Soprattutto se il programma motori venisse scorporato, rendendo più semplice la vendita del solo team di Enstone, che potrebbe utilizzare motori Mercedes.

Il recente arrivo di Oliver Oakes come nuovo team principal di Alpine ha alimentato ulteriori speculazioni, ma non c’è ancora un percorso definito per una possibile vendita. Sebbene il gruppo Andretti-Cadillac fosse considerato un potenziale acquirente, il loro interesse sembra essersi raffreddato, lasciando LKYSUNZ come candidato più plausibile. Si ritiene che LKYSUNZ abbia presentato ad agosto una seconda proposta di investimento, esprimendo la volontà di mantenere attivo il programma motori e continuare a utilizzare il marchio Alpine.

Resta da vedere se il Consiglio dei Lavoratori di Alpine Racing sia a conoscenza di questa potenziale offerta, avendo già criticato aspramente i piani di Renault come un “tradimento” dell’eredità del team e della sua lunga storia di eccellenza tecnologica.

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