Ultima prova prima della recensione per Ara: History Untold: un gioco strategico che si distingue dall’ombra di Civilization.
Abbiamo seguito lo sviluppo di Ara: History Untold per molto tempo, partecipando a vari momenti chiave come il primo test chiuso di gameplay, la sessione alla Gamescom 2023, e l’ultima closed alpha. Durante questo percorso, abbiamo osservato come il progetto sia evoluto e come Oxide Games abbia recepito i feedback dei fan.
Ritornare allo stand Xbox alla Gamescom 2024 per un’ultima occhiata a questo gioco di strategia 4X a turni, in vista della sua imminente uscita, ha suscitato un certo senso di nostalgia.
Parlando con gli sviluppatori a Colonia, abbiamo appreso che non sono particolarmente preoccupati per l’uscita di Sid Meier’s Civilization 7 prevista per febbraio 2025. La loro visione del genere, ci hanno spiegato, è molto diversa da quella di Firaxis, e non hanno torto: etichettare il loro gioco come un “Civ Killer” è fuorviante.
Non è Civilization
Sebbene ci siano somiglianze – entrambi appartengono allo stesso genere, dove si guida una civiltà attraverso i secoli, accumulando risorse, espandendo confini e gestendo diplomazia e guerra – Ara trae ispirazione da altri generi di strategia, offrendo un’esperienza fresca.
Questo è evidente a partire dalla mappa: Ara non utilizza le classiche tessere esagonali. Ogni regione ha una forma unica, definita da elementi naturali come coste, montagne e fiumi, ed è suddivisa in diverse zone. Queste zone permettono di costruire città che si integrano armoniosamente con il paesaggio.
Uno degli sviluppatori ha condiviso con noi la sua passione per il posizionamento strategico delle fattorie nelle zone più ampie, creando distretti agricoli estesi che sembrano incredibili. Il gioco offre un’esperienza visiva straordinaria, con la possibilità di zoomare fino a osservare i singoli cittadini al lavoro.
Più simile a un city-builder
Questi aspetti fanno sembrare Ara più un city-builder che un classico 4X, ma c’è di più. La sua complessa catena di produzione, ben più dettagliata di quella di Millennia, consente di trasformare risorse come il grano in beni raffinati, distribuibili come servizi alle città. Ara rivaleggia con giochi come Anno per la varietà di risorse e materiali.
L’ampia gamma di produzioni disponibili pone un forte accento sull’economia domestica, tanto che si può essere così assorbiti dalla gestione dell’impero da dimenticare l’esistenza di altre civiltà. Quando si arriva alla guerra, si possono schierare grandi eserciti in battaglie separate, che ricordano Millennia, ma con una grafica nettamente migliore.
L’imponenza di Ara si riflette in tutti i suoi aspetti: l’economia, gli eserciti e le mappe immense. Non mancano sistemi politici e religiosi complessi e la possibilità di nominare Paragoni – simili ai Grandi Personaggi – che forniscono bonus, creano opere d’arte o guidano eserciti.
La combinazione tra la mappa naturale e la scala imponente del gioco richiama altri sottogeneri strategici, come Europa Universalis. Gli sviluppatori, grandi fan dei titoli Paradox, hanno incorporato idee che rendono Ara ancora più unico.
Il verdetto (per ora)
Probabilmente, ciò che rende Ara davvero speciale è la sua libertà creativa. Non essendo legato a un franchise preesistente, il gioco sperimenta nuove funzionalità senza il timore di allontanare una base di fan consolidata. Ara: History Untold è il frutto di una selezione eclettica di elementi strategici provenienti da diversi generi, integrati in un sandbox unico.
Anche i dettagli cosmetici, come i costumi dei leader, sono intriganti: ogni leader ha diverse versioni gratuite del proprio abito, mentre l’edizione deluxe offre skin davvero originali. Microsoft ha dato a Oxide Games tutto il tempo necessario per perfezionare Ara: History Untold, la cui uscita su PC e Xbox Series X|S è prevista per il 24 settembre 2024.