Talento, puro talento. Questo è il College Football

Nel marasma sportivo, tra le mille partite possibili della UEFA Champions League, le mille istanze del motorsport, il vari campionati di calcio nazionali, la MLB e la NBA, sembra difficile trovare umanamente il tempo di seguire anche questa di sigla: CFB.

College Football, CFB per i milioni di appassionati non solo in Nord America. Il football americano universitario, che di universitario ha ormai solo le istituzioni sportive e l’età dei giocatori: 18-22, generalmente. Al via da pochi giorni è l’ultima istanza sportiva nella quale conta solo il talento, quello puro, grezzo e violento.

Una istanza di cultura pop, inevitabilmente planetaria. Condivisa e suddivisa in così tanti pezzi che a volte sembra di sentirsi sopraffatti dalla mole di contenuti. Netflix in questi giorni ha tirato fuori il suo Untold: Sign Stealer proprio in occasione dell’avvio della stagione, appunto una storia di college football.

Ne parleremo qui, lo consumeremo, perché è sempre pieno di storie straordinarie anche nella loro tragicità. Quasi dimenticavo, guardate l’intera serie Untold, con particolare attenzione alle storie di college football. La narrativa sportiva non è fatta solo di risultati e veline. C’è molto da imparare, proprio lì.

Ci sono ogni anno circa 190mila atleti che indossano i colori di una College D1 (la massima divisione, ne esistono tre, più i junior college), di questi circa 2900 sono eleggibili per diventare professionisti ogni anno. Circa 3000 atleti per solo 250 posti tra i professionisti al Draft NFL. Se questa non è la più selvaggia delle selezioni sportive, allora non ce ne sono al mondo.

Il College Football è anche un laboratorio sportivo, non solo nella pura pratica del campo ma anche nella ricerca del racconto, di nuove forme d’intrattenimento sportivo. Stadi da novantamila posti nei quali è quasi impossibile trovare posto a meno di non essere uno studente oppure essere disposti ad acquistarne uno a prezzi importanti. È meraviglioso nelle sue controversie quanto nei suoi successi.

Guida ai rookie che vogliono provare a seguirlo, cercate su IG. Una minima conoscenza dell’inglese e richiesta ma potete tranquillamenti affidarvi al traduttore automatico. Deion Sanders, Colorado Football, Ohio State, potete iniziare tranquillamente da queste parole.

Happy College Football Season. Dimenticavo, la finale si giocare a capodanno, si.

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