Giorgia

Talvolta accade di poter raccontare di qualcuno, almeno in parte, partendo dal luogo nel quale vivono. San Giovanni in Persiceto è uno di quei luoghi d’Italia di cui si è edotti se in qualche modo si frequentano quegli sport, le discipline così dette minori.

In questo comune dell’operosa Emilia, vicino alla cintura metropolitana di Bologna, si pratica qualsiasi sport. Letteralmente. Softball, football americano, non c’è disciplina che non venga presentata agli studenti delle scuole presenti sul territorio comunale. Grazie a questa intelligente pratica, quasi unica, il numero di tesserati nelle società sportive del territorio supera di gran lunga i 30mila abitanti del comprensorio.

Giorgia Forni, l’unica donna candidata a questa tornata elettorale del calcio a 5, viene proprio da li. Non ci siamo mai nemmeno incrociati nei palazzetti, lei appartiene ad un calcio a cinque fatto di fatiche, sacrifici, di ore tolte alla vita sociale per dedicarsi alla pratica sportiva.

Giorgia ha il pragmatismo della sua terra incastrato tra le parole, suona della stessa operosità della gente di quella terra, quella che quando vuol fare una macchina fa una Ferrari, una Lamborghini e se vuole fare una moto fa una Ducati. Ha la preoccupazione di quelle donne coscienti che qualsiasi costruzione ha bisogno di una base solida.

C’è un momento nella chiacchierata che ha svoltato la conversazione che m’ha posto in un ascolto proattivo. Mentre mi raccontava dell’esperienza degli sport minori nella sua terra m’ha raccontato della difficoltà di coinvolgere gli imprenditori locali, che se pur attivi avevano una cifra da investire che andava poi suddivisa per tutte le realtà anche di alto livello, presenti. La sua risposta, la sua ricetta per calmierare questa condizione è stata: scalabilità.

Non cercare il successo attraverso il denaro, investire cifre importanti, fare qualche anno ai vertici della disciplina, importando talento, drenare fino a prosciugarle le risorse, scoprire che non c’è alcun rientro economico e poi sparire. Il destino di molte squadre di Serie A, almeno in questo calcio a 5 femminile tricolore.

In Giorgia spicca un altro aspetto importante, la sua cultura del lavoro. Niente promesse, prima esaminiamo i fatti, guardiamo i numeri, lavoriamo e poi commentiamo i risultati. Niente promesse, niente celebrazioni dell’apice d’un movimento che celebra Crono che pur di non essere detronizzato mangia i suoi figli.

Qualcuno ha avuto il coraggio politico e morale di candidare una donna per occuparsi di sport al femminile. Invece di proporvi come soluzione ai problemi degli ultimi otto anni, la persona che era in carica proprio in quegli anni. Ricordate sempre: “nel segreto dell’urna elettorale, Dio vi vede, Stalin no”. La citazione è bibliografica, cinematografica e anche estremamente geografica.

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