Amazon firma un accordo storico con l’NBA per 20 miliardi di dollari: nuova era per lo sport in streaming

Ascolta l’articolo

Amazon è costantemente impegnata nella costruzione di un formidabile impero mediatico sportivo. L’ultimo traguardo è una partnership importante con l’NBA. Jay Marine, capo della divisione sport di Amazon Prime, a metà aprile ha ricevuto una chiamata inaspettata dal commissario NBA Adam Silver. Silver ha rivelato che ESPN e TNT Sports, avevano sì una finestra di negoziazione esclusiva per i prossimi diritti di trasmissione dell’NBA, ma che era stata presa la decisione di includere Amazon come terzo partner per i diritti. Ancora prima che questi venissero messi sul mercato.

Marine era ovviamente entusiasta. Aveva a lungo discusso con Silver circa il forte interesse di Amazon per l’NBA. Dopo una recente colazione di lavoro in cui avevano chiacchierato con i loro influenti capi. Marine sotto Jeff Bezos in Amazon e Silver sotto l’ex commissario NBA David Stern, un accordo si è rapidamente concretizzato. Lo scorso mercoledì l’annuncio che Amazon pagherà quasi 20 miliardi di dollari in 11 anni per le partite NBA e WNBA. Inclusi sei finali di conference NBA, il torneo annuale di play-in dei playoff e tre finali WNBA. Questo posiziona Amazon, che già trasmette il “Thursday Night Football” della NFL, come un attore principale tra i broadcaster sportivi nel Nord America.

Marine ha sottolineato l’importanza dell’accordo, osservando: “Questo è uno dei tre principali pacchetti. Ora avremo 12 mesi di sport, e sta funzionando, ed è per questo che stiamo facendo un altro investimento significativo.” Secondo le fonti, l’accordo NBA-Amazon vale 1,8 miliardi di dollari all’anno, portando la spesa totale di Amazon per i diritti sportivi in Nord America e Europa occidentale a quasi 5 miliardi di dollari all’anno.

Tuttavia, l’accordo ha messo di fatto fuori gioco il broadcaster storico TNT. TNT ha tentato di eguagliare i termini di Amazon per mantenere i loro diritti basandosi su una clausola nel loro contratto precedente, ma l’NBA ha rifiutato l’offerta di TNT e ha proceduto con Amazon. Scelta questa che potenzialmente potrebbe portare ad un aspra diatriba legale [nota a margine: si è una citazione cinematografica, indovinate quale]. Marine ha ovviamente scelto di non commentare sulla vicenda del concorrente TNT, dichiarando solo: “Stiamo andando avanti.”

Per anni, le leghe sportive americane e le squadre hanno atteso l’ingresso delle aziende tecnologiche nello sport dal vivo. Perchè sicure della forza finanziaria di queste aziende. Amazon è una azienda valuta 2 trilioni di dollari sul mercato, cifra che supera di gran lunga quella delle aziende mediatiche tradizionali. Sebbene anche Netflix e Google abbiano fatto mosse nel campo della trasmissione sportiva, nulla possono contro gli oltre 200 milioni di membri Prime di Amazon e la loro notevole capacità di spesa. Mark Shapiro, presidente e COO di Endeavor e TKO, ha sottolineato l’impatto di Amazon, osservando: “L’NBA sta triplicando le sue tariffe dei diritti perché Amazon è entrata in gioco.”

Amazon ha metodicamente costruito il suo portafoglio sportivo, acquisendo i diritti per la NFL, NASCAR, le finali WNBA, il calcio della Champions League e gli eventi di tennis del Grand Slam in Europa. Dopo il suo recente accordo con l’NBA, la domanda che aleggia nell’aria è: quanto ulteriormente Amazon si espanderà? Marine ha glissato circa l’entità dell’impegno dell’azienza affermando però: “Saremo un importante emittente sportivo in ogni mercato principale del mondo.”

Il viaggio di Amazon nella trasmissione dello sport dal vivo è iniziato nel 2017 con il “Thursday Night Football” e il torneo di tennis degli U.S. Open in esclusiva per la Gran Bretagna. Questo ha portato a una partnership storica con la Premier League nel 2019. Mostrando così la capacità di Amazon di gestire lo streaming sportivo su larga scala. Nonostante sia stata trascurata per il pacchetto del sabato sera della Big Ten per il College Football, Amazon ha dimostrato la sua capacità di produrre trasmissioni esclusive come “Thursday Night Football”. Includendo avanzamenti tecnologici e un significativo aumento di spettatori la scorsa stagione.

Il focus di Amazon non è solo sugli ascolti. Mira a incrementare le iscrizioni a Prime e gli acquisti. Ampere Analysis ha stimato un sostanziale aumento di nuove iscrizioni a Prime durante la prima partita esclusiva della NFL di Amazon. Rafforzando di fatto la posizione unica di Amazon nel panorama dei media sportivi. I recenti investimenti, come i 115 milioni di dollari proposti a Diamond Sports, illustrano un indicazione chiara circa le mosse strategiche di Amazon per dominare la distribuzione sportiva locale.

Marine, un appassionato di sport di Detroit con una lunga carriera in Amazon. Suo il compito di collegare i mondi dello sport e della tecnologia. Utilizzando lo sport per raggiungere obiettivi aziendali più ampi. La strategia pubblicitaria sofisticata di Amazon e l’integrazione senza soluzione di continuità con la sua piattaforma di e-commerce la posizionano in modo unico rispetto alle aziende mediatiche tradizionali che dipendono dalla pubblicità e dalla distribuzione via cavo negli Stati Uniti.

Marine ha lo sguardo rivolto in avanti. Ha suggerito che l’interesse di Amazon sia per gli sport di “prima categoria” che per le proprietà emergenti come gli sport femminili, non si sia certo esaurito. Resta Amazon, in attesa di future opportunità man mano che gli attuali accordi a lungo termine scadranno. Come ha detto Marine in modo succinto: “Mi piacerebbe trasmettere il Super Bowl [nel prossimo ciclo di diritti]? Sì.”

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Read More

Mr. McMahon

Netflix. Una di quelle docuserie diventate presto il marchio di come la piattaforma digitale racconta l’intrattenimento sportivo. La…